Frozen, il classico Disney di Natale

Chris Buck e Jennifer Lee non si scostano di un millimetro dalla tradizione e con Frozen – il regno di ghiaccio realizzano un classicissimo film in stile Disney natalizio. Delicato, tecnicamente impeccabile, molto musicale, poco divertente.
Siamo in alto in alto, dove fa molto freddo. Elsa e Anna sono due sorelle eredi al trono di un regno misterioso che rimangono presto orfane. Elsa ha un potere immenso, governa i ghiacci. Solo che non è in grado di controllarlo ed allora decide di isolarsi dal mondo per non rischiare di far male a qualcuno e lasciando fuori dalla sua vita anche l’amata sorellina Anna.
Quando però Elsa compie 18 anni bisogna incoronarla regina ed aprire le porte del castello. Elsa deve venire a contatto col mondo ed il risultato è catastrofico. La giovane regina fugge in montagna dove si isola in un castello di ghiaccio.
Toccherà ad Anna andarla a recuperare e convincerla che può imparare a dominare i suoi poteri. Aiutata naturalmente da un giovane trasportatore di ghiaccio, dalla sua renna e da Olaf, un simpatico pupazzo di neve che ha preso magicamente vita.
Molta poesia, molti messaggi che puntano al cuore (amore, amicizia, calore). Molta scenografia, ambienti fantastici e magici.
Molta musica naturalmente con Serena Autieri e Serena Rossi che nel doppiaggio italiano fanno una gran figura sulla parti cantate e pagano un po’ (soprattutto la prima) nel doppiaggio parlato..
Poco, pochissimo divertimento, quasi tutto riservato al pupazzo Olaf (Enrico Brignano in Italia) capace di alcune battute notevoli e (anche lui) di profondi sentimenti.
L’insieme è comunnque molto godibile, tipicamente disneyano e tipicamente natalizio.
Nota di merito a margine per il corto introduttivo Tutti in scena che ci riconsegna un Topolino vecchio stile e gioca con il cinema, col bianco e nero e col colore, in un crogiulo di “in scena” e “fuori scena” davvero coinvolgente e divertente.
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