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Frane d’Italia

"Giro giro tondo, frana l’Italia, casca la terra; tutti giù per terra".

Frane d'Italia

Non c’è da stare allegri nel bel paese, non vi è un solo giorno che non apprendiamo dagli organi d’informazione notizie di disastri, smottamenti, alluvioni, terremoti, scandali e varie calamità politiche è “naturali”. Ho voluto virgolettare il “naturali” perché non sempre tutto è attribuibile alla natura maligna, spesso e colpevolmente è l’uomo, l’amministratore pubblico compiacente o incompetente la vera causa dei disastri.
 
L’Italia è diventata tutta una frana! Nel senso più ampio del termine. Si vuole costruire il ponte sullo stretto e non si pensa di mettere in sicurezza il territorio dal rischio idro-geologico, la TAV ci farà andare più veloci in Europa ma, indietro in termini di impatto ambientale, e non solo. La Corte dei Conti ci informa che i reati di corruzione, nel 2009, sono aumentati del 229 %, la Guardia di Finanza afferma che il 27 % degli italiani è sconosciuto al fisco. Dallo studio, elaborato su dati provvisori del ministero delle Finanze che fa riferimento all’anno d’imposta 2007, è emerso che un italiano su due dichiara al fisco un reddito inferiore ai 15mila euro contro lo 0,2 per cento che ne dichiara più di 200 mila. Nello stesso periodo in Italia, venivano immatricolate 146 mila vetture tra fuoristrada ed auto di lusso, e addirittura a 23 mila italiani sarebbero state rilasciate altrettante patenti nautiche. Come a dire; povero con natante cabinato ed auto da 300 HP.
 
La disoccupazione registra valori a due cifre e non vi sono più spazi disponibili per protestare sopra tetti e impalcature. La ricchezza complessiva è in mano al 10 % delle famiglie italiane. Il resto è rappresentato da “morti” di fame che contribuiscono al gettito fiscale con oltre 75% come: lavoratori, pensionati, precari, artigiani ecc. I cittadini italiani sono sempre più poveri e non solo a causa della crisi. Gli italiani incassano ogni anno uno stipendio che è tra i più bassi tra i Paesi Ocse. Con un salario netto di 21.374 dollari, l’Italia si colloca infatti al 23esimo posto della classifica dei 30 paesi dell’organizzazione di Parigi, con i salari più bassi d’Europa. 
 
La corruzione (ultima sulla Protezione Civile), l’evasione tributaria, la scarsissima morale, problemi di razzismo, il lavoro che non c’è, l’etica mancante ed “amenità”paragonabili, sono diventate cose abituali nel nostro paese. La Corte dei Conti mette il dito nella piaga e a parlare della necessità di recuperare "senso etico" perché "se non c’è senso etico nell’agire - ha detto il presidente della magistratura contabile Tullio Lazzaro - non bastano mai i giudici, i carabinieri o le altre forze dell’ordine a combattere il cancro della corruzione". La corruzione è un "tumore maligno" contro il quale non ci sono "anticorpi" nella pubblica amministrazione e che con gli anni addirittura sembra peggiorare.
 
Nel 1992 scoppiava tangentopoli e “Mani Pulite”, una intera classe politica veniva spazzata via. Oggi, a distanza di 18 anni, vedere la generazione nata in quell’anno andare a votare per le regionali, crea una cupa impressione. Generazione dopo generazione non cambia niente nel bel paese, nulla è più irremovibile del malaffare e della corruzione. Ora si fa sul serio, ha esclamato Silvio Berlusconi, dando il via alla campagna elettorale per le regionali di marzo e chiama gli italiani ad "una presa di posizione importante, tra la politica del fare e la sinistra delle parole". Il Cavaliere appare più determinato che mai a seguire il suo istinto e a spendersi in prima persona per guidare il centrodestra a una vittoria nelle regionali. Tutto viene trasformato in funzione del consenso elettorale, in una tragica rappresentazione dell’apologia di regime. Nessuna proposta seria, nessun impegno concreto, contro il dilagare della corruzione e una maggiore attenzione verso una società che frana eticamente, e ai dati, tutti negativi, sull’economia.
 
Non vorrei ritrovare le generazioni che nasceranno nel 2010, al compimento del 18° anno, con gli stessi problemi di quelli nati nel 1992, e tutti insieme cantare la filastrocca: “giro giro tondo, frana l’Italia, casca la terra; tutti giù (col culo) per terra”. Se l’Italia frana, non è solo per cause idro-geologiche.

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