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Fine del mondo nel 2012: l’allarme si propaga sul Web

I catastrofisti e gli apocalittici non si fermano mai: superato il rischio Y2K (l’arrivo dell’anno 2000) e bypassato pure l’acceleratore del Cern e il suo povero bosone che si è rivelato innocuo, il tam tam della fine del mondo il 20 dicembre 2012 non accenna a rallentare.

Anzi, si propaga dentro e fuori il Web.

Basta cercare su Google, fedele specchio di tutto ciò che orbita in Rete, usando le chiavi “2012 fine mondo”: in pochi attimi siamo sommersi da 1.600.000 risultati, comprensivi di articoli, blog, libri, video… il tutto considerando solo quelli in italiano.

C’è chi parla di invasione degli alieni, chi di tempeste solari in grado di innescare eruzioni vulcaniche, chi di un’inversione dei poli magnetici che farà fermare la terra per 72 ore dopo le quali riprenderà a ruotare in senso opposto e così via in una vera apocalisse, sì, ma di fantasia.

Ora ci si mettono pure libri e film in uscita.

L’unica cosa vera è che il 20 dicembre 2012 coinciderà con il solstizio di inverno e che i Maya avevano indicato questa data come ultima del calendario in quanto coinciderebbe con l’allineamento del Sole con il centro della Via Lattea, nulla di più.

E se il 2012 indicasse solo un profondo rinnovamento spirituale in stile new age, con il passaggio da un mondo materiale a uno dominato da valori più elevati?
Difficile crederlo leggendo la notizia del giorno: 3 ragazzi danno fuoco a un indiano per divertimento.

Non ci resta che aspettare dunque, e se non accadrà nulla poco importa, una nuova apocalisse è già annunciata e attesa per il 2033, che corrisponde agli anni di Gesù + 2000.

Ma il 2013 e il 2017 non porteranno almeno un po’ di classica sfiga???

Commenti all'articolo

  • Di andrea (---.---.---.113) 5 febbraio 2009 13:42

    Leggendo l’ennesima "notizia del giorno", verrebbe da credere che l’apocalisse forse è già in corso piuttosto che in arrivo ... poi uno ci riflette e pensa che di fatto la storia del mondo è sempre stata popolata da pericolosi imbecilli, più o meno noti (penso a Nerone così come a mio zio Franco)...
    Siamo gente che vive sentendosi costantemente sull’orlo di un baratro (il ché spiega il bisogno di inventare quotidianamente cataclismi imminenti - dall’allarme meteo all’apocalisse Maya), ma poi tutto si risolve perchè la Juventus ieri ha vinto ed emerge quindi la nostra inclinazione a credere che tutte queste minacce, poi, non possano realizzarsi (il ché spiega la necessaria voglia di abbandonarci a cuor leggero ad ogni forma di intrattenimento, anche le più superficiali spietate e ottundenti)...

  • Di mabo (---.---.---.113) 8 febbraio 2009 23:09

    Bell’articolo. Complimenti.

    Un saluto
    Mauro Bonaccorso

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