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Finanziamenti POR-PIT ecc. = Centri Storici sconquassati

La riqualificazione dei Centri Storici non sempre porta benefici ai cittadini.

A Boscoreale sono stati progettati, appaltati ed eseguiti dei lavori di riqualificazione del Centro Storico.

Sono state abolite delle strade, è stato cancellato un parcheggio, si è ridisegnato il tessuto urbano del cuore economico, civile, culturale e religioso di una cittadina. Quando si interviene così massicciamente sulle infrastrutture di una città, si deve ben valutare in fase di proposta e progetto quali conseguenze possano derivare alla comunità che vive a ridosso di quei luoghi.

Il sottoscritto vive da sempre in questi luoghi e quanto riportato è una testimonianza diretta. Le strade del centro sono già strette di per sè e i marciapiedi spesso inesistenti o non percorribili, perchè molto stretti, il parcheggio esistente nella Piazza pedonalizzata, era l’unico e anche insufficiente, a servizio di una scuola, due banche, vari uffici pubblici, chiese, esercizi commerciali e tanti residenti.

Se veramente si voleva riqualificare il Centro Storico, a mio parere andavano progettati e costruiti un numero di parcheggi nella quantità minima prevista da qualsiasi piano urbanistico, e questo vale sia per il centro che per tutto il restante territorio di Boscoreale.

Successivamente si sarebbe potuto pensare ad altri interventi estetici.


Poi abolire una strada dove quelle che ci sono già non sono sufficienti, così come far diventare cieco un vicolo, utile via di fuga in caso di emergenza, sembrerebbero delle gravissime carenze progettuali.

Dopo la fine dei lavori si assiste impotenti alle gravi conseguenze causate da essi: in certi momenti il traffico si blocca completamente, causando anche un forte inquinamento dell’aria, i cittadini di passaggio non residenti non trovano più posto per sostare, e vanno a parcheggiare spesso davanti alle abitazioni dei residenti, che spesso vivono in fabbricati non dotati di aree di pertinenza, per cui si innesca un caos generale.

Quando ho partecipato a qualche discussione, ho potuto constatare che anche gli addetti ai lavori, politici o tecnici, confondono la sosta regolamentata ai bordi delle strade con aree di parcheggio.

Senza voler offendere nessuno, ho sempre pensato che per dirsi competenti in un settore, bisogna prima studiare il problema, poi confrontarsi con chi ha più esperienza, e dopo prendere delle decisioni.

Purtroppo l’unico obiettivo di molti politici è non perdere il finanziamento, e questo ha portato allo sconquasso di Piazza Pace.

Io sono per pedonalizzare tutta la terra, solo che dobbiamo metterci d’accordo sull’abolizione totale di tutte le auto.

Se ciò è utopistico allora bisogna saper mediare tra le diverse esigenze: qualità dell’aria, mobilità sostenibile, vivibilità complessiva.


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Commenti all'articolo

  • Di Marvin (---.---.---.242) 10 aprile 2009 09:28
    Marvin

    Il Centro Storico di Boscoreale è fragile, molte case vecchie, strade strette e poche vie di fuga.
    Questa condizione è stata aggravata dai lavori di riqualificazione, fatti col PIT VESEVO, che hanno influito negativamente sulla viabilità.
    In caso di disastri a seguito di emergenze, chi sarà ritenuto colpevole? Coloro che hanno approvato ed appaltato i lavori, cioè l’Amministrazione Comunale, l’Ufficio Tecnico che ha redatto il progetto, i Commissari Prefettizi che hanno consegnato i lavori, o i Procuratori di Torre Annunziata che non danno risposte alle denunce di un cittadino che ha cercato di mettere in guardia sui gravi rischi provocati dall’abolizione di una strada (tratto di Piazza Pace che collegava via STE Cirillo con via Papa Giovanni XXIII),e la chiusura di un’altra via di fuga, Vico Municipio, che prima collegava via STE Cirillo con Via Papa Giovanni XXIII.

  • Di Marvin (---.---.---.128) 21 febbraio 2012 00:16
    Marvin

    La cattiva politica, disumana, arrogante, sorda, corrotta e corruttrice, ha inquinato tutta la società umana, come un cancro malefico si è infiltrata nella criminalità, nella chiesa, nell’economia, nella scuola, nel sindacato, nello sport, nella sanità, nel mondo della cultura e dello spettacolo, nel mondo del volontariato ecc.
    Anche la più potente delle chemioterapie non può nulla contro questo mostro dalle centomila teste.
    Al punto in cui siamo giunti, solo un intervento divino può salvare l’umanità oppressa, liberandola da questo grande flagello

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