Festival di Sanremo: la Bruni saluta e forse anche Pupo

Salut au festival. Non trova pace il Festival di Sanremo - o forse gongola a tutte queste paginate dedicate al gossip festivaliero – e dopo i testi criticati (Povia e Pupo), giovani che hanno inediti che sembrano, stando alle parole dei fan, non proprio inediti ecco che la polemica sfiora la Francia.

 

E galeotto fu un altro testo... o no? La premiére dame francese, Carla Bruni, modella e cantante, avrebbe, infatti, dovuto essere presente sul palco dell’Ariston al fianco dell’immortale Gino Paoli per cantare “Il cielo in una stanza” (Le ciel dans une chambre), brano che la stessa Bruni aveva coverizzato nel suo primo album "Quelqu’un m’a dit".

 

Tutti contenti. La Bruni è una prima donna, una capace di portare qualche spettatore in più al festival nazionale (che sono gli ospiti che tirano, mica le canzoni!), donna che si ama o si odia (e in Francia ne sanno qualcosa), e che non lesina prime pagine. Insomma un bel “colpo” che però sembra ormai sfumato. La colpa è di un altro cantante, o almeno così dicono le malelingue. La Bruni, infatti, non avrebbe apprezzato il testo della canzone di Cristicchi che ironizzerebbe su lei e Sarkozy.

 

“Meno male che c’è Carla Bruni / Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì /Che bella Carla Bruni / Se si parla di te il problema non c’è /Io rido... Io rido...” questa la strofa di “Meno male”, testo ironico sull’Italia, che avrebbe fatto fare marcia indietro la Premiére dame. Ma tutti si affrettano a smentire. Lo fa Mazzi, il direttore artistico del Festival, il quale sottolinea come la Bruni purtroppo è presa da altri impegni (non lo si sapeva prima?) e che comunque sarà “un festival stellare” grazie agli ospiti internazionale (sempre loro) tra i quali ci saranno Susan Boyle e Robbie Williams (...). Non c’e’ alcun tipo di relazione tra la mancata presenza di Carla Bruni e il testo del brano di Simone Cristicchi”, ma si affretta a smentire anche l’entourage della Bruni.

 

Insomma Carlà non ci sarà (forse!), e non si sa che sarà così anche per Paoli. Forse però ci sarà anche un’altra defaillance, quella di Pupo e del Principe Emanuele Filiberto, dispiaciuti per l’enorme polemica montata sul testo della loro canzone.

 

Aspettando di ascoltane le canzoni, il Festival rischia in un sol colpo si rischia di perdere Carlà, Pupo e il Principe, chissà che il Festival non ne guadagni!