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Festival di Sanremo: il racconto della terza serata

Ieri sera, è andata in onda la terza serata del Festival di Sanremo, dedicata alle cover. I ventisei protagonisti, affiancati dai rispettivi compagni di viaggio, hanno ripercorso la storia della musica italiana, reinterpretando e riportando alla luce delle perle della nostra cultura musicale. 

Quella di ieri è stata una puntata che, come di consueto, al culmine dell'orario poco accettabile, ha visto trionfare Ermal Meta con un'accorata interpretazione di "Caruso" del grande Lucio Dalla, accompagnato dalla Napoli Mandolin Orchestra. Questo non è stato solo l'unico omaggio che è stato tributato al cantautore bolognese. I Negramaro, agli inizi della serata, lo hanno ricordato con una toccante interpretazione di "4 marzo 1943", nella versione originale, censurata dalla Rai. Un bel momento, un frammento di storia che, a distanza di cinquant'anni, riesce ancora a stupire, merito di questi grandi artisti che hanno nobilitato l'arte della nostra musica.

Un omaggio più che doveroso. A seguire, un monologo di un emozionatissimo Giuliano Sangiorgi, in cui ha fatto una fusion di citazioni di canzoni, come Lucio Battisti, con "Pensieri e parole", di cui, oggi, ricorrono i 74 anni dalla nascita. Spazio all'immenso Fabrizio De André con i riferimenti al brano capolavoro "Anime Salve". Altro omaggio a Domenico Modugno da parte della stessa band che, anni fa, ha riproposto una versione rivisitata di "Meraviglioso". 

Nella terza serata, Amadeus si è fatto affiancare dalla modella Vittoria Ceretti. Dalle sfilate di Parigi al palco dell'Ariston. Gag e ironia con Fiorello, il vero mattatore e showman di questo Sanremo. 
Ammirevole lo sforzo e l'impegno massimale di una serata che, come abbiamo ribadito nell'articolo precedente, non è che fosse stata interessante ai fini della classifica generale. Una serata che si sarebbe potuta evitare. Al bando queste divagazioni. Concentriamoci su quello che è avvenuto in una terza serata che, fino alle 23.30, si erano esibiti metà dei protagonisti. Imperdonabili la ricorrente pubblicità e coinvolgimenti dilazionati di ospiti che non hanno niente a che vedere con il contesto sanremese. 

Da comprendere il motivo per cui Amadeus si sia ostinato nel voler coinvolgere Ibrahimovic, arrivato con un po' di ritardo sul palco di Sanremo. Lo stesso anche per Achille Lauro. Per quanto possa sforzarsi a farsi apprezzare come artista, di sostanza, non c'è nulla. Molto esibizionismo. Tra colonne e alberi dorati, Achille Lauro si presenta in versione statua greca dorata con notevoli unghie rapaci. Canta Penelope con Emma, in un quadro preceduto dal monologo di Monica Guerritore. C'è da capire perché ci si intestardisca a inorridire uno spettacolo che, quest'anno, nella sua fisionomia, non sta spiccando il volo. Tanti i motivi. Se dovessimo fare un raffronto con gli ascolti dell'anno scorso, tra la prima e la seconda parte, ci sarebbe una differenza evidente. 

Per la serata dei duetti, molti artisti sono saliti sul palco con la spilletta della campagna "I diritti sono uno spettacolo", con il simbolo della funzione "play". Tanti tra i Big in gara e i loro ospiti l'hanno appuntata sugli abiti di scena, a partire da Fedez, Roy Paci, Casadilego e Francesco Renga, per citarne alcuni. Francesca Michielin e Fedez hanno pensato a un medley originale che spazia tra i generi, omaggiando la storia della musica italiana. Da "Del verde" la ballad di Calcutta, che si trasforma in "Le cose in comune" di Daniele Silvestri. Con uno scatto, s'incastra l'originale versione di "Felicità" di Albano e Romina, dove fa incursione anche "Fiumi di Parole" dei Jalisse. Il cerchio si chiude con "Non amarmi" di Aleandro Baldi e Francesca Alotta. 

Irama è presente col video realizzato alcuni giorni fa durante le prove in cui canta "Cyrano" di Francesco Guccini, introdotta dalle parole del cantautore emiliano, a causa della positività al virus di due stretti collaboratori. Apprezzabile nella sua esecuzione, vista l'assenza dell'artista che, tanto, si era impegnato per essere presente nelle serate. 


Microfoni in tilt nel corso dell'esibizione del duetto di Fasma e Nesli con il brano "La Fine". Amadeus interviene sul palco dell'Ariston e interrompe il duetto. Lancia un blocco pubblicitario. Successivamente, i due artisti si sono esibiti. In precedenza, c'erano stati problemi audio anche durante il duetto che vedeva impegnati Noemi e Neffa con "Prima di andare via". 
Proseguono i duetti con Francesco Renga in coppia con Casadilego. La giovane vincitrice di X Factor, insieme al cantautore, hanno proposto la cover di "Una ragione di più", il successo di Ornella Vanoni. 
Madame si traveste da professoressa e insieme a un gruppo di ballerini e coristi si esibisce nel suo personale omaggio a Adriano Celentano con "Prisencolinensinainciusol". Una grande esibizione di cui i social apprezzano la qualità e l'impegno civile per la parità di genere. Fa indossare ai suoi studenti il grembiule, i ragazzi portano quello rosa, le ragazze blu. 

Tante anime diverse della storia della musica pop e d'autore scelte dai 26 Big che nella terza serata del festival. Attira l'attenzione anche la scelta "politica' dello Stato Sociale che canta "Non è per sempre" degli Afterhours insieme a Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino "e i lavoratori dello spettacolo". Tanti i Big che eseguono la cover duettando con l'interprete originale. La Rappresentante di Lista duetta con Donatella Rettore sulle note di "Splendido splendente", Willie Peyote ha al suo fianco Samuele Bersani per cantare "Giudizi universali". Diversi Big non hanno previsto ospiti per la loro esibizione, com'è il caso di Colapesce/Dimartino, Irama, Malika Ayane (Insieme a te non ci sto più di Caterina Caselli).

E se Aiello ha scelto Vegas Jones per duettare sulle note di "Gianna", Ermal Meta ha accanto la Napoli Mandolin Orchestra per "Caruso" di Lucio Dalla. Peter Pichler duetta con gli Extraliscio e Davide Toffolo per "Rosamunda" di Gabriella Ferri, Lous And The Yakuza canta con Gaia "Mi sono innamorato di te" di Luigi Tenco, i cantanti di The Voice Senior salgono sul palco per cantare con Gio Evan "Gli anni degli 883". Con un completo rosso fuoco di paillettes, Orietta Berti ha al suo fianco il giovane quartetto Le Deva per cantare "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo.
Le cover più gettonate sono state quelle di Lucio Battisti: Bugo canta "Un'avventura" con i Pinguini Tattici Nucleari, i Coma_Cose "Il mio canto libero" con Alberto Radius e i Mamakass. Ma Lucio Battisti con "La canzone del sole" è anche nel medley che Ghemon esegue con i Neri Per Caso e che include anche "Le ragazze", "Donne" e "Acqua e sapone". A scegliere Ornella Vanoni anche Annalisa (sul palco con Federico Poggipollini). Jovanotti è la scelta di Fulminacci, che intona "Penso positivo" con Valerio Lundini e Roy Paci, e di Random che ha optato per "Ragazzo fortunato" in duetto con The Kolors. Due diversi periodi di Giovanni Lindo Ferretti per i Maneskin, che cantano "Amandoti" dei Cccp con Manuel Agnelli che riceve il consueto mazzo di fiori destinato alle artiste. Max Gazzè sceglie "Del mondo" dei Csi con Daniele Silvestri e la M.M.B., band di eccezionali musicisti con cui ha già collaborato.

Nella terza serata, gli artisti vengono votati dai musicisti e dai coristi dell'Orchestra del Festival. La media tra le percentuali di voto ottenute dai Big durante la serata e quelle ottenute nelle serate precedenti determinerà una nuova classifica delle 26 canzoni in gara.

Grande emozione con il monologo dell'attrice Antonella Ferrari. "Io non sono la sclerosi multipla, sono Antonella Ferrari": lo dice con forza sul palco dell'Ariston l'attrice, testimonial dell'Aism, che racconta il suo calvario tra mille analisi e cartelle cliniche, fino alla diagnosi che è un momento di liberazione: "Da oggi, dice - potrò ricominciare a camminare in mezzo alla gente senza timore. Da oggi, potrò smette di avere paura della paura. Sarò semplicemente io, in cammino, luminosa anche quando sarà buio". Poi, ringrazia Amadeus: "Sognavo, fin da piccola, di essere qui. E poi, è ossigeno puro per me che, da un anno, sono ferma senza lavorare". A introdurre la performance dell'attrice, una riflessione del conduttore sui teatri chiusi: "Facciamo un gran tifo per il teatro, è uno straordinario racconto della vita".

Tra le ospitate della terza serata c'è quella di Sinisa Mihajlovic, grande amico di Zlatan Ibrahimovic, che lo ha voluto fortemente. La strana coppia canta "Io vagabondo" insieme a Fiorello e a Amadeus.
Questa sera, al via l'esecuzione dei 26 brani in gara, con la proclamazione del vincitore delle Nuove Proposte. C'è da scommettere che, visto gli orari inaccettabili e innammissibili per la fine delle puntate, si intervenga di meno con gli ospiti e con gli stacchi pubblicitari, anche se fanno da collante a un Festival che, quest'anno, non sta avendo un bel riscontro. L'augurio è che i brani abbiano la meglio e che la musica possa essere una distensione per i momenti drammatici che stiamo vivendo. 

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