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 Home page > Tempo Libero > Incredibile ma vero! > Facebook: quando il morto sbanca in rete

Facebook: quando il morto sbanca in rete

Il tormentone odierno di Facebook sono gli album di foto di "Di Sabatino Cristina" (cognome rigorosamente prima del nome), ragazza della provincia di Teramo, sposata, presumibilmente di non elevato livello scolastico (stando al profilo, medie inferiori), che sembra non aver prestato sufficiente attenzione nell'impostare le opzioni di privacy su Facebook (a meno che non sia stato intenzionale).

Fatto sta che le sue foto di famiglia, ricorrenze, anniversari, sono di fatto liberamente visibili a tutti gli utenti del social network e, presumibilmente scoperte da qualche suo amico, nelle ultime ore sono già state condivise da migliaia di altri utenti.

Ma cosa c'è di tanto particolare in queste foto? Alcune ritraggono scene tipiche di ricorrenze (soprattutto compleanni) e, pur non mostrando un elevato livello di buon gusto (alcuni parenti posano in mutande, canotta, con sigaretta in bocca, ecc), il che non è certo un crimine, suggeriscono comunque l'idea di un nucleo familiare unito e coeso dall'affetto reciproco.

Ma ciò che ha scatenato l'indignazione e, in alcuni casi, l'ilarità degli utenti della rete, sono state altre foto che ritraggono invece il nonno morto nella bara, rubricate come "morte nonno", con tanto di dettagli della targa funeraria e dei cesti di fiori, oltreché un video in cui la ragazza pone delle caramelle nel feretro.

Al di là del cattivo gusto nel pubblicare foto di momenti così privati, questo episodio costringe quindi a una seria riflessione sulla rapida estensione dell'utilizzo di facebok a fasce di utenti non pienamente consapevoli dei rischi connessi all'uso degli strumenti elettronici di comunicazione.

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