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F1: Tori scatenati

Un pilota tedesco vince su una macchina italiana il Gran Premio di Monza. Ma non è Schumacher. E non è la Ferrari.

Cominciamo dalla fine. L’inno tedesco risuona dagli altoparlanti dell’autodromo nazionale di Monza, seguito dall’inno italiano. Fin qui, sembrerebbe tutto normale, ad un uomo strappato dal 2006 e catapultato nel 2008. A quest’uomo, però, bisognerebbe spiegare che quello sul gradino più alto non è il Kaiser, ma il ventunenne Sebastian Vettel e la squadra è la Scuderia Toro Rosso, quella che per 20 anni si era sempre chiamata Minardi.

Un buon risultato della Toro Rosso, visti gli ultimi Gran Premi, se lo aspettavano tutti, ma non così presto e non così clamoroso. Il successo la squadra l’ha costruito sin dalle prove libere, trovando subito l’assetto giusto per le caratteristiche meteo, e con due piloti in forma smagliante. La pole, con un po’ di mestiere, l’hanno ottenuta con la vettura un po’ più scarica degli altri, infatti Vettel si è fermato al 18° giro per la prima sosta e Bourdais al 22°, gli altri qualche giro più in là. La gara, Vettel l’ha gestita in modo impeccabile, da Schumacher. Avrebbero anche sfiorato il colpaccio, alla Toro Rosso, se non fosse stato per un problema in partenza di Bourdais, che gli ha fatto perdere un giro, altrimenti, oltre ai tanti record infranti dal podio di Monza, avremmo avuto il primo podio con due Sebastian/Sebastien.

E i protagonisti di questo mondiale? I Ferraristi sono stati un po’ opachi, con un Massa-calcolatore mai visto prima, che si accontenta di finire davanti ad Hamilton, ed un Raikkonen, fresco di rinnovo fino al 2010, che si sveglia a 10 giri dalla fine, inanellando una serie di inutili giri veloci, buoni solo per le statistiche del gran premio. Hamilton, partito dietro a Raikkonen, è stato arrembante, forse a volte irruento e ai limiti del regolamento, vedi i sorpassi su Glock e Webber. Il primo, è stato quasi spinto fuori pista sul curvone di raccordo, il secondo, è stato “sportellato” senza troppi complimenti alla prima chicane. Probabilmente avrà molto da discutere con gli altri piloti nel prossimo briefing. Ottimo Kubica, che vince la scommessa del meteo e si ritrova sul podio, superando anche Raikkonen in classifica.

Fra due settimane si correrà a Singapore, su un circuito cittadino e in notturna, un enorme spreco di corrente, a mio avviso, con buona pace dei principi ambientalisti che alcuni team, e la federazione, annunciano di abbracciare, ma che tradiscono in cambio di tanti soldi. Sicuramente la Toro Rosso sarà un po’ più sorvegliata di prima, forse Vettel guiderà una Red Bull, con il ritorno di Sato in Formula 1 al volante della Toro Rosso, ma i presupposti per fare ancora bene ci sono tutti. Ferrari e McLaren sono avvertite.

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