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Evoluzione dei Tempi, liberare le auto dalla schiavitù della Benzina. Lotus Elettrica da 230KM orari.

In tempi dove il mondo sembra ostaggio dei padroni dell’oro nero, e in tempi dove si è compreso come non si può continuare ad essere incatenati e ostaggi dei balzelli dei prezzi dei carburanti, e dei gruppi di potere che condizionano il mondo, dei, produttori di automobili e tecnici del settore, trovano le risposte che prima, non si volevano , e ad esempio arriva anche la Lotus senza alimentazione a benzina.
Quando ecologia e prestazioni vanno a braccetto: i tecnici inglesi di Ecotricity stanno terminando una Lotus Exige che va a corrente elettrica

Una Lotus elettrica sarà un’eresia? Non per un team di sei tecnici inglesi, che ha deciso di costruire una delle vetture elettriche più veloci del mondo. Da 0 a 100 km/h in 4 secondi, velocità massima circa 230 km/h. Dati che potrebbero benissimo passare quasi inosservati per una Lotus "tradizionale", ma non per una coupé che, come peculiarità, abbia quella di essere senz’altro silenziosa e di non consumare nemmeno una goccia di benzina.

Tutto merito dell’azienda di progettazione e sviluppo di impianti eolici Ecotricity e di una equipe di tecnici: sei ingegneri che si sono costruiti una solida carriera nello sviluppo, rispettivamente, della Corvette ZR1, della De Lorean, Jaguar XJR15, Lotus Elan e McLaren di F1. La prestigiosa squadra di ingegneri sta per terminare la realizzazione, iniziata sette mesi fa, di una Lotus Exige elettrica, acquistata usata su eBay per poco meno di 20 mila sterline.

Dale Vince, presidente di Ecotricity, ha dichiarato che fra gli obiettivi più importanti del progetto c’è "La dimostrazione che le auto elettriche possono essere rapide da sviluppare, belle da vedere, economiche e possono funzionare anche con l’apporto dell’energia eolica", riferendosi alla possibilità di ricarica degli accumulatori presso qualsiasi presa, anche a quelle alimentate dal vento.

In realtà, gran parte del merito di questa realizzazione così rapida (come detto solo sette mesi dall’acquisto alle ultime messe a punto) va ascritta alla ottima preparazione del "team" costruttore, il quale ha abbassato il baricentro, spostandolo verso l’anteriore, e modificato il telaio, aumentandolo di circa 90 cm per fare posto a 96 batterie al litio di produzione coreana, in grado di ricaricarsi in meno di due ore.

Le modifiche all’estetica della Lotus Exige hanno riguardato l’eliminazione delle prese d’aria per il vano motore, inservibili per la nuova destinazione della vettura, e una leggera modifica al cofano motore, per farlo somigliare un po’ meno a quello della Lotus.

C’è da fare crepare d’invidia i maggiori costruttori, che da tempo studiano e propongono soluzioni che necessitano molto più di sette mesi di studio per essere messe in pratica: "In effetti, se al nostro posto ci fosse stata la Lotus, ci avrebbe messo degli anni e avrebbe investito milioni di dollari per portare avanti un progetto simile al nostro - esclama Ian Doble, responsabile del progetto - Ma è normale, le grandi Case devono seguire un loro iter; la nostra forza sta nell’essere piccoli e poter prendere decisioni con estrema rapidità".

L’obiettivo di Ecotricity è di realizzare 10 mila nuove turbine in grado di rendere l’intero comparto auto della Gran Bretagna indipendente dall’utilizzo del petrolio: "Pensate, il consumo di petrolio e derivati calerebbe di 25 milioni di tonnellate, con un taglio secco nelle emissioni di CO2 del 12 per cento.
I primi chilometri su strada della Exige elettrica verranno effettuati nelle prossime settimane. E chissà, magari Colin Chapman, il geniale "mago" della Lotus, sempre pronto ad ogni soluzione inedita, avrebbe anche visto di buon occhio questa "profanazione" di una sua creatura.

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