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Eserciti più forti al mondo: l’Egitto dittatoriale è il più potente d’Africa, nell’indifferenza mondiale

Il sito Global fire power  presenta la classifica degli eserciti mondiali. Una classifica che serve ad evidenziare lo stato della militarizzazione in un mondo che, per una logica anacronistica, ha deciso che il proprio equilibrio debba mantenerlo, garantendo nei rispettivi paesi la presenza di eserciti forti ed armati in modo efficace.

 Al primo posto ci sono gli Stati Uniti d'America, seguiti dai rivali di sempre, la Russia, che in questi ultimi anni ha fatto una corsa agli armamenti importante. A seguire la Cina, che cresce anno dopo anno, l'India e per trovare un primo Paese europeo si deve andare al quinto posto con la Francia, seguito dalla Gran Bretagna. L'Italia si pone all'undicesimo posto, seguita dall'Egitto.
 
Egitto che tra i Paesi dotati di regimi autoritari si pone ai primi posti nel mondo per l'importanza del proprio esercito. Si porrebbe dopo la Russia, la Cina e la Turchia. Ed è il primo esercito dell'Africa. Risulta che il personale militare complessivo sia pari 1.329.250, la forza aerea complessiva a 1.132, gli aerei da combattimento: 309. Carri armati: 4.946. Unità navali complessive: 319 (due portaerei) Budget della difesa: 4,4 miliardi di dollari.
Insomma, dati che dovrebbero sicuramente preoccupare il mondo, visto che l'Egitto fa tutt'altro rima che con libertà, diritti umani e democrazia e che si trova in una zona strategica importante e delicata. Visto anche il ruolo rivestito dall'esercito, nella società, ed il fatto che in Egitto il servizio militare è obbligatorio per i giovani dai 18 ai 30 anni, per una durata variabile da uno a tre anni e che i casi di obiezione di coscienza sono una rarità, forse è più facile trovare l'ago nel pagliaio, e ciò certamente non perché si sia orgogliosi di svolgere quel servizio militare ma perché si è costretti o perché si temono le reazioni anche contro le proprie famiglie in caso di "obiezione".
 
Marco Barone

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.117) 3 gennaio 2019 15:27
    Damiano Mazzotti

    In effetti l’Egitto è il più grande stabilizzatore africano e del Medio Oriente. Inoltre le sue università sono le più razionali e moderne dal punto di vista teorico islamico. In Egitto ci sono le interpretazioni più moderne e al tempo stesso quelle prefondamentaliste meno distruttive per quanto riguarda il tessuto sociale e i diritti delle donne. Poi purtroppo pure lì in Egitto le famiglie fondamentaliste fanno piuù figli di quelle meno fondamentaliste, quindi senza la stabilizzazione militare ci sarebbero già troppi casini da elaborare.

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