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Eolico e Fotovoltaico: scrivono a Monti 30 Intellettuali

Trenta prestigiosi ambientalisti (da Gianfranco Amendola a Carlo Alberto Pinelli, auspici le maggiori Associazioni Ambientaliste) hanno scritto una lettera al Professor Monti sulle Energie Rinnovabili. Due pagine frettolose: come è prassi, non brillano per eccessiva puntualità ed incisività i poetici Intellettuali Italiani. Rimettiamo, allora, almeno 3 puntini sulle” i”. 
 
Tre cose deve (dovrebbe) fare subito il Governo Italiano, in sintesi:
  1. Subito il Piano Energetico Nazionale (Legge 9/1/1991, n.10); da 21 anni l'Italia non ha né una strategia, nè un piano energetico ambientale (V. Progetto 202020, Roadmap 2050, Decarbonizzazione, Fonti Rinnovabili, cogenerazione, eliminazione di Sprechi, etc).
  2. Subito i Piani Energetici del Territorio: le possibili dislocazioni ecocompatibili dei nuovi impianti (tradizionali e rinnovabili), l’Idroelettrico, le Biomasse, l’Eolico e il Fotovoltaico (nel caso, solo su edilizia civile, industriale ed agricola).
  3. Subito la Tutela del Paesaggio e dell’Ambiente: vincoli territoriali, Norme specifiche di salvaguardia, Concorsi di progettazione, ecc. (un Parco Eolico o un Vigneto Fotovoltaico potrebbero anche essere un’opera d’ arte e/o un ecosistema compatibile, V. precedenti Eco-news).

Tutto il resto è farina del Diavolo!

NB, Green Economy, non c’ è scampo: saranno (necessariamente) le Rinnovabili le uniche energie del prossimo futuro, smettiamo, quindi, di vederle come un puro elemento decorativo di Gas, Petrolio e Carbone: imperdonabile errore nel quale cadono sempre Governo, Partiti, Intellettuali e prestigiose Associazioni Ambientaliste.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.66) 16 aprile 2012 14:06

    I decreti ministeriali varati l’11 Aprile definiscono i criteri di incentivazioni da applicare alle rinnovabili(cd. Quinto Conto Energia) .La finalità è quella di adeguare le incentivazioni alla media europea per ridurre l’impatto sulle bollette dei cittadini.
    Ci si è accorti dello squilibrio a favore del fotovoltaico che se è vero che ha registrato la quota mondiale maggiore di fotovoltaico installato nel 2011 (33%) è anche vero che le risorse sono confluite su impianti di produzione estera(Cina e USA in primis) .
    Il ministro Clini comunica pertanto che verrà introdotto un meccanismo di controllo sui volumi installati e la relativa spesa , mediante aste competitive per impianti superiori a 5MW e registri per i medio piccoli ,sono esclusi i micro impianti(< 5 KW).
    Lo scopo è di andare a regime nel 2020 con circa il 30% di potenza installata delle rinnovabili.Si parla di non superare i 12 ML di euro l’anno fino al 2020 .

    Fatti due conti e vedrai che ,tradotto in soldoni ,significa che per almeno un altro decennio l’Ttalia dovrà puntare sui fossili e difatti sono in programma la costruzione di centrali a combustione di idrocarburi e ,peggio ancora di carbone .

    Come dire che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.117) 16 aprile 2012 15:36
    Renzo Riva

    Quando leggo di temi energetici trattati da architetti mi viene l’orticaria.


    Ecco quanto ha scritto su "Libero" il prof. Carlo Cerofolini di Sesto Fiorentino (FI)
    nella lettera pubblicata tre giorni orsono:
     
    GLI AFFARI DEL FOTOVOLTAICO

    Ecco gli affari del fotovoltaico: 

    1) 400 milioni il risparmio energetico annuo, con però un costo di circa 6.000 (seimila) milioni in aumento, ovvero 15 volte di più - a carico di chi paga la bolletta elettrica - per poi avere un’energia inservibile perché intermittente ed inaffidabile; 

    2) posti di lavoro creati 150.000, con però, è dimostrato, la distruzione di 300.000 e/o la non nascita di circa 900.000 posti; 

    3) resa del capitale investito – di solito da benestanti e/o affaristi – finora fino al 30% (più delle attività illegali) e poi, forse, dopo i tagli del 20%. 

    Come dire: piace vincer facile, specie a spese dei meno abbienti. Tutto questo poi per combattere quella che è oramai risaputo - anche dai dati taroccati - essere una super balla, ovvero i cambiamenti climatici dovuti ai gas serra antropici.

    Carlo Cerofolini
    Sesto Fiorentino (FI) 

    Ecco perché dopo aver strombazzato ai quattro venti le doti salvifiche della tariffa bioraria

    oggi paga di più l’energia nella fascia notturna chi aveva scelto tale opzione.
    il conto energia.

    Mandi,

    Renzo Riva

    C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
    e
    P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente

    [email protected]
    http://renzoslabar.blogspot.com/
    Skype: renzoriva1949
    +39.349.3464656
    .

     
  • Di Sandro kensan (---.---.---.241) 16 aprile 2012 16:00
    Sandro kensan

    A me va benissimo lo sviluppo del fotovoltaico su tetti, va benissimo anche integrare i pannelli sul tetto, fare opere d’arte ecc, ecc, ma non con i miei soldi. Se uno o una vuole un impianto fotovoltaico sul tetto della propria splendida casa e vuole guadagnarci non è compito mio pagare un 200 euro all’anno per il suo impianto.

    Ho letto che 6 miliardi all’anno vanno al fv, se le famiglie sono 30 milioni fanno 200 euro all’anno di contributo.

    Poi si può ragionare sul fatto che il petrolio sarà sempre più caro e che è meglio mettere su un gran numero di impianti fv che possano sostituire un po’ il petrolio quando costerà il doppio di adesso, però che almeno si facciano gli impianti più economici possibile.

  • Di (---.---.---.216) 20 aprile 2012 01:07

    Il dramma è l’assoluta apaticità della "gente" che non si rende conto del baratro economico sociale e ambientale in cui si sta precipitando con queste energie pseudo verdi.

    I pannelli vengono costruiti con energia di centralia a CARBONE in Cina.
     Con quale metodo si considerano utili per contenere le emissioni di CO2.?

    http://www.linkiesta.it/il-fotovolt...

    Contengono CADMIO..(vietato ovunque ma con deroga nei pannelli)
     Sarebbe bello sapere i costi di dismissione e i rischi di cui nessuno parla.

    Ovunque queste follie producono ZERO a costi demenziali e le aziende scappano.

    Parlo di 200 miliardi di euro per produrre col fotovoltaico lo 0,6 del fabisogno

    http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

    UNA TRUFFA?
     ..è un meccanismo geniale per riempire le tasche di pochi furbi con i soldi dei contribuenti europei (ma soprattutto italiani) e fornire visibilità a politici cinici ed irresponsabili, senza tuttavia apportare alcun beneficio misurabile all’ambiente.
    E’ un meccanismo che deprime le già depresse economie europee.
     E che rende ancor più appetibile la delocalizzazione delle industrie verso i paesi non soggetti ai vincoli del Protocollo di Kyoto ( che sono in tutto 155
    http://www.thefrontpage.it/2011/07/...

  • Di paolo (---.---.---.100) 22 aprile 2012 00:23

    Entro il 30 Giugno 2012 le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici dovranno aderire ad un consorzio (o statuto) che impone le norme di riciclo e/o smaltimento.. Lart. 11.6(a) del decreto ministeriale 5 maggio 2011(IV Conto Energia) ,coerente con l’indicazione europea,prevede che i costruttori forniscano precise garanzie ai clienti sullo smaltimento onde poter accedere agli incentivi previsti .

    Dato il boom assoluto del fotovoltaico in Italia , a Gennaio 2012 al primo posto mondiale (con oltre 330.000 impianti in esercizio) ,grazie alle bollette salate che pagano tutti gli italiani , la faccenda del riciclo diventa una questione molto seria . Il parco obsoleto diventerà una miniera di vetro,alluminio,indio ,gallio ,selenide ..... ,con due ordini di problemi :l’energia da utilizzare per lo smaltimento e il recupero (c’erano e ci sono tapini che pensano fosse solo un problema legato al nucleare) e con quali processi e quali controlli di conformità verranno adottati per evitare l’inquinamento ambientale . Conoscendo lo standard di controlli in Italia ci sarà da ridere(o piangere) .

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