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 Home page > Attualità > Politica > Elezioni regionali Sardegna: onore a Soru

Elezioni regionali Sardegna: onore a Soru

Soru ha perso le elezioni a governatore della Sardegna. Le ragioni sono molte, la discesa in campo di Berlusconi, l’effetto trascinamento delle politiche (il Corriere titola l’Onda lunga) lo stato del PD, il disastro della sinistra.


Ha perso un galantuomo, e io credo, un’idea diversa dello sviluppo per la Sardegna. Soru ha puntato su un’idea di sviluppo basata sul capitale umano (la società della conoscenza), puntando sui giovani, sulle nuove tecnologie; ha governato cercando di riportare i conti regionali in ordine, ha cercato di coinvolgere gli "esterni" all’isola, i turisti abituali e non, nella condivisione dei costi di sviluppo, non solo di quelli gestionali legati all’estemporaneo consumo di territorio. Ha puntato sulla cultura, sulla riscoperta orgogliosa delle origini, sul tentativo di preservare una diversità non estranea. Una visione di lungo periodo e lunga lena, destinata a capovolgere i meccanismi di sviluppo abituali, non solo in Sardegna, ma nell’intero Bel Paese.

Ha vinto una visione di breve periodo, il turismo visto come la scorciatoia più veloce verso l’afflusso di capitali e entrate correnti, basata su una logica di consumo di risorse più che di investimento nel futuro. Ho vinto la voglia di omologazione con il resto del Paese, seppellendo per sempre (forse) l’idea di specificità e unicità di certo separatismo. In questo senso ha vinto un modello di sviluppo più consueto, che ha accomunato destra e sinistra in questi anni, e spiega l’incapacità della politica italiana di ricercare strade innovative. Ha perso la Sardegna, per quello che poteva essere in termini di laboratorio, e quindi, forse, abbiamo perso un po’ tutti.

Commenti all'articolo

  • Di sardus pater (---.---.---.119) 17 febbraio 2009 13:13

    I sardi e gli italiani con il senso dello stato e una coscienza civica si sentono oggi più che mai ostaggi di una visione della vita e del mondo che non riconoscono come propria. Provo molta pena e sincero disgusto per quei miei corregionali che forse sono nati "lacchè" ma che ora certamente moriranno "lacchè". Continuino pure a prestare servizio come camerieri nella Costa smeralda,(lavoro onorabilissimo peraltro) convinti di essere i proprietari del ristorante! Si è persa l’opportunità di modernizzare questa terra, ma soprattutto di moralizzare un ceto politico sempre più colluso coi potentati economici. Ringrazio Santangelo per le sue meste parole, che mostrano almeno il rispetto non per un solo galantuomo ma per tutte quelle donne e uomini che hanno creduto in un progetto, con onestà e umiltà. Oggi la Sardegna non "torna a sorridere", ma piange, in silenzio.

  • Di sarda (---.---.---.41) 17 febbraio 2009 16:58

    Sono pienamente d’accordo con sardus pater. Non riesco a capire i motivi per cui i miei corregionali abbiano votato cappellacci. Chi ama veramente la Sardegna non la SVENDE per un sorriso falso e tante, dico tante menzogne e false promesse...non ho parole!! W SORU

    • Di Asa (---.---.---.22) 17 febbraio 2009 17:19

      @ sarda e sardus pater
      Occorre stare molto attenti a non attribuire a se stessi tutte le buone intenzioni e agli altri corruzione e malaffare. Io credo che disi siano fronteggiate, nel bene e nel male. due ipotesi di sviluppo. Una datata e tradizionale, giocata nel breve, e ceh a fronte della crisi economica incombente può essere sembrata la più credibile; peraltro ricalca l’impostazione di politiche fatte da tutti i governi negli ultimi 20 anni. L’altra, quella di Soru, coraggiosa, di rottura con schemi passati, innovativa ma con effetti di lungo periodo. Da questo, e dal fatto di avere alle spalle una compagine che non ha saputo o voluto valorizzare questo approccio, è stato sconfitto il presidente Soru, imho.

    • Di antonimicheli (---.---.---.164) 17 febbraio 2009 19:03

      Si puo essere d’accordo con sardu pater o altri, però, quando non si capescie il motivo per cui l corregionali votano contro Soru o Berlusconi. è facile capire che i problemi dei sardi , di quei corregionali no sono seguiti attenramente.

  • Di mabo (---.---.---.59) 17 febbraio 2009 19:26

    Scusami Asa forse vuoi intendere “Meglio un uovo oggi che una gallina domani”? . Ma i Sardi, come peraltro gli Abruzzesi poco tempo fa, volevano l’uovo o la sorpresa ?

    Ma come si fa a non capire cosa si nasconde dietro tante idiote barzellette.

    Immaginavo che i Sardi fossero persone concrete e diffidenti alle facili lusinghe, evidentemente la strategia mediatica ha ormai scalfito ogni resistenza.

    Dentro l’uovo troveranno solo altre barzellette.

     

    Un saluto a tutti i Sardi che si impegnano per il cambiamento.

    Mauro Bonaccorso

    • Di un sardo (---.---.---.14) 18 febbraio 2009 00:06

      Scusami Mabo pero la gallina quando poteva arrivare con Soru forse quando di sardi in sardegna non ce ne sono più ,perchè la gente vuole il lavoro visto che sono tempi duri.Oppure dobbiamo continuare ad andare fuori a lavorare

    • Di anna (---.---.---.102) 9 marzo 2009 12:45

      La prima barzelletta è arrivata..la promessa della strada quattro corsie Sassari - Olbia (strada della morte) è andata in fumo così come i sedici milioni di euro per le infrastrutture in Abruzzo...... Il governo ha preferito la legge edilizia..così qulcuno potrà mettere qualche mattoncino in più nella sua bella villetta in Costa Smeralda e il Sig. Berlusconi potrà attuare il suo bel progetto in Costa Turchese...che Schifo!!!!
      SARDI:::APRITE GLI OCCHI!!!!

  • Di gelmini51 (---.---.---.148) 18 febbraio 2009 10:40

    Grazie SORU, grazie SANTANGELO, hai espresso quello che, noi sardi di sardegna, abbiamo nel cuore. Soppratutto tanto amaro xchè la maggioranza dei residenti non ha capito quello che tu hai espresso.Forza RENATO, continuiamo anche se siamo al’opposizione. SIGNORI SI NASCE E TU LO SEI DI SICURO

  • Di lucio (---.---.---.10) 18 febbraio 2009 11:34

    Il più grosso errore di Soru è stato non aver comprato l’Unione Sarda quando Grauso l’ha venduta, altro che "l’Unità"!!!

    La storia insegna che gli Italiani hanno sempre i governanti che si meritano ma, come tangentopoli ci liberò di Craxi, il grande statista che i suoi novelli emuli stanno quasi riuscendo a farci rimpiangere, la crisi economico-finanziaria che stà appena cominciando ci libererà della nostra attuale classe politica.

    Nel frattempo cerchiamo di essere più reattivi dei soliti "pocos, locos y mal unidos". Impariamo a mobilitarci e creare un forte movimento di opinione che impedisca gli sconquassi che la nostra Isola rischia di subire nel corso dei prossimi anni.

    Non lasciamo che il nostro ambiente venga saccheggiato dal "nuovo corso". Non permettiamo che la solita lobby di costruttori-massoni della quale siamo da tempo ostaggi ci avvolga completamente nei suoi tentacoli.

    Prima prova che ci aspetta sarà il rinnovato attacco contro il futuro parco archeologico di Tuvixeddu (colle sacro dei cagliaritani). Poi dovremo resistere al tentativo di cementificare completamente le coste e a quello di trasformare le ancora integre aree ex-militari che passeranno agli enti locali in grossi business per i soliti noti. Occhio anche a come si interverrà per il risanamento di di Sant’Elia, stadio compreso. Infine, occhio al "nucleare", che ci riserverà amare sorprese.

    SVEGLIA SARDI, SVEGLIA!!!

    Quale potrebbe essere il nostro motto?

    QUANDO IL GIOCO DIVENTA DURO I DURI COMINCIANO A GIOCARE!

    E a noi Sardi questo non lo può insegnare nessuno. Anche se ci siamo parecchio imbastarditi e rammolliti nelle pianure, il nostro nucleo "duro" resiste, anche se "Silvio c’è".

    L.C.

    La cosa peggiore sarebbe, delusi dall’esito delle elezioni, smobilitare ora che si è conclusa la campagna elettorale. Invece è ora che il cittadino deve mostrarsi vigile ed impedire il saccheggio del bene pubblico che si profila nei prossimi anni. Non rendiamoci sudditi di questo Paese ma guadagniamoci il diritto ad esserne cittadini.

  • Di Marcella Sanna (---.---.---.229) 20 febbraio 2009 18:54

    La ringrazio per il suo articolo, mi da sollievo e speranza leggere queste parole, perchè altro non sono che parte dei motivi per i quali noi sardi sconfitti (per ora) abbiamo deciso di votare il Presidente Soru. Un’idea di Sardegna diversa, ma che altro non è ciò che siamo. Significava rispettare la sua terra, i suoi mestieri, la sua storia, la sua lingua, rimanere in equilibrio con il passato affiancandoli la modernità (la Sardegna sarà la prima regione d’Italia ad avere entro il prossimo mese l’ADSL in tutto i suoi 377 comuni), la conoscenza, l’istruzione, le lingue, il rinnovo dei trasporti, maggiori voli Low Cost...ma anche aprirci al mondo, la Regione Sardegna è l’autorità di gestione per il programma europeo ENPI Bacino del Mediterraneo e ancora il G8 organizzato al La Maddalena e tante altre cose...che se proseguite avrebbero significato finalmente vedere un luogo cambiare e non essere destinati some isola e come nazione all’immobilismo.
    Il lavoro che ci aspetta è faticoso, ma qui nell’isola dei nuraghi, definiti da Berlusconi ignorante, dei magazzini (che dolore ;( siamo in tanti a rispondere al richiamo.
    La ringrazio di cuore.
    Marcella Sanna schiena dritta

  • Di DaSarda (---.---.---.108) 23 febbraio 2009 15:09

    Ottimo articolo.Ci aspettano tempi cupi ma Resisteremo!

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