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Elezioni: il sindaco a metà

La tornata elettorale delle amministrative 2021 è appena terminata, e i sindaci dei vari comuni interessati tirano le somme. C’è chi esulta e chi deve aspettare un’ulteriore verifica (ballottaggio) e chi invece sconfitto se ne va mestamente. Ma il vero vincitore è l’astensione, infatti il calo dei votanti è in continua crescita, mettendo in ulteriore evidenza la grande crisi che sta attraversando la nostra politica.

Dunque la domanda sorge spontanea. Sapete qual è il primo partito italiano che esce dalla tornata delle Amministrative? Quello del “non voto”, cioè il partito degli italiani che non sono andati a votare. Una cifra altissima: 6 milioni di italiani su 13 milioni di aventi diritto, cioè il 45,31 per cento è rimasto a casa. Mai l’astensione era stata così alta. A Milano non ha votato il 52,31 per cento, a Torino il 51,94, Roma il 51 per cento, a Napoli il 52 per cento. E in regioni come la Calabria, dove pure il candidato azzurro di centrodestra Roberto Occhiuto ha stravinto (54 per cento), il picco dei non votanti ha raggiunto il 60 per cento. Non era mai accaduto un record così negativo.

La crisi della nostra politica è sempre più identificabile, assistiamo giornalmente a continui attacchi fra forze politiche su vizi e rogne giudiziarie tra i vari componenti. Il caso della “bestia” Morisi in casa leghista, i nostalgici camerati in pancia al partito della Meloni, i bisticci tra Grillo e Conte per la leadership 5 stelle, gli urlatori seriali in pianta fissa sulle reti mediaset, ovviamente di Forza Italia, e per finire quel Matteo Renzi, diventato il bersaglio social preferito dagli italiani. 

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