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Easyjet: rifiutati a bordo perché napoletani. Episodi di oridinario razzismo

Ha destato grande scalpore l'episodio verficatosi pochi giorni fa nell'areoporto Marco Polo di Venezia: quattro passeggeri napoletani in procinto di imbarcarsi sul volo Easyjet diretto verso il capoluogo partenopeo si sono visti sbattere in faccia le porte del gate, nonostante fossero arrivati con largo anticipo.

Al rifiuto immotivato è scattata la protesta dei passeggeri: "E' una vergogna!", hanno protestato, e poi qualche frase in dialetto che ha scatenato la reazione dell'addetta all'imbarco: "Imparate a parlare italiano. Se Napoli non ci fosse sarebbe molto meglio".

Le vittime dell'insulto, quattro giornalisti, non hanno pazientato oltre e, giustamente, hanno querelato prontamente l'impiegata: "Ci siamo rivolti alla polizia – racconta Massimo Tito, uno dei napoletani – che ci ha identificato. Abbiamo sporto denuncia, quindi gli agenti hanno identificato l'addetta, per poi raccogliere le testimonianze. Tutte a nostro favore. Tra lo stupore, tra l'altro, di alcuni turisti francesi".

In realtà è ancora da verificare se il desk fosse gestito direttamente da Easyjet o da un handler in subappalto ma, ad ogni modo, non è la prima volta che arrivano notizie di episodi di razzismo e di discrimanzione che hanno come protagonista la nota compagnia aerea low cost e i suoi impiegati.

Come giustamente fa notare il giornalista (anch'egli napoletano) Gennaro Carotenuto in un articolo di commento alla deplorevole vicenda, varie volte la compagnia britannica è balzata "agli onori della cronaca per comportamenti discriminatori".

Carotenuto rammenta alcuni spiacevoli episodi:

"Nel novembre 2010, all’aeroporto di Palermo, Easyjet rifiutò l’imbarco ad una bambina disabile perché incapace di riporre autonomamente il bagaglio a mano nella cappelliera. Poi Easyjet s’è scusata. Nell’agosto 2009 all’imbarco di un volo Easyjet a Bari, era toccato ad una signora obesa vedersi richiedere il pagamento di un doppio biglietto per essere imbarcata. Poi Easyjet s’è scusata. Nel dicembre 2011 una signora cieca, che volava con EasyJet da Gatwick, si è vista rifiutare l’imbarco al suo cane guida. Poi Easyjet s’è scusata. Di nuovo a Gatwick, a gennaio di quest’anno, un passeggero disabile non è stato imbarcato su di un volo Easyjet perché “non poteva raggiungere a piedi l’uscita d’emergenza”. Poi Easyjet s’è scusata ma il passeggero, un uomo d’affari inglese, ha lamentato un trattamento odioso, scortese e discriminatorio."

D'altra parte, commenta Carotenuto: "La verità è che il trasporto aereo low-cost per essere profittevole richiede una standardizzazione che va ben oltre i bagagli contingentati, i servizi spartani, l’uso di slot periferici. Il trasporto aereo low-cost richiede anche passeggeri standardizzati, in grado di scattare sull’attenti anche se portatori di handicap, e silenti se ritengono violati i propri diritti".

Ma c'è poi da meravigliarsi? Trattasi di episodi di ordinario razzismo e sottile discriminazione di cui son piene le cronache italiane. Difficile credere, ahimé, che si possa garantire quel minimo di civile rispetto almeno da chi indossa un'uniforme di lavoro.

 

UPDATE: di seguito pubblichiamo due note inviataci dalla compagnia easyJet:

EasyJet conferma l’episodio avvenuto il 5 maggio all'aeroporto di
Venezia, che ha coinvolto un membro del personale e due passeggeri, arrivati in ritardo al desk del check-in per il volo Venezia-Napoli.

La Compagnia si scusa per ogni inconveniente o disagio causato ai passeggeri e ribadisce che l’obiettivo di easyJet è rendere il viaggio semplice e accessibile a tutti e permettere ai passeggeri di viaggiare facilmente in tutta Europa. La Compagnia sta indagando su quanto accaduto ma esclude che le dichiarazioni fatte dal suo staff avessero intenti razzisti.

EasyJet sostiene, e ha sempre sostenuto, le opportunità offerte dalla diversità e dal multiculturalismo.

Nella seconda nota EasyJet ci chiede di rettificare l'informazione riguardo il doppio biglietto che sarebbe stato richiesto dalla compagnia ad una signora obesa. La notizia, ci scrive l'ufficio stampa della compagnia, non è vera.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.162) 7 maggio 2012 18:05

    non sarà che questi sono semplicemente arrivati in ritardo?
    (i voli low cost CHIUDONO il gate molto prima rispetto agli altri voli, proprio perché le stesse persone che sono al gate devono anche fare il servizio a bordo ...)
    Che il "ritardo" sia spesso una filosofia di vita ... a Napoli, non mi pare innegabile!
    Suvvia, non cerchiamo sempre episodi di razzismo dove c’è solo mancanza di conoscenza delle regole!
    (Non mi pare che ALTRI passeggeri arrivati dopo di loro siano stati imbarcati! Il che dimostra che tutti gli altri erano - molto semplicemente - arrivati prima, rispettando l’ORARIO ...!)
    Paolo Federici

    • Di (---.---.---.169) 8 maggio 2012 13:04

      Ma quale filosofia di vita e a quali ritardi ti riferisci?

      Continuare con questi commenti consente a chi non sa trovare giustificazioni valide per spiegare i disservizi dell’Easyjet a sentirsi in diritto di offendere i passeggeri soltanto perchè sono napoletani.

      Le regole di imbarco le conosciamo benissimo, forse non lo sai ma anche i napoletani viaggiano spesso in aereo!

      Impara il rispetto per gli ALTRI che in ORARIO sappiamo arrivarci da soli.

      Enzo Roccolano

  • Di (---.---.---.164) 7 maggio 2012 18:19

    Paolo Federì ma sai leggere? le parole dette dall’impiegata sono molto chiare, e si inquadrano come episodio razzista. punto.

    • Di (---.---.---.162) 8 maggio 2012 14:58

      invece le parole dette in "dialetto" sono molto oscure, quindi NON possiamo giudicarle!
      Ovviamente un passeggero incazzato che urla in dialetto NON dirà alcuna frase offensiva, vero?
      E poi se i passeggeri dichiarano che il rifiuto era immotivato ... NON possiamo pensare che fossero in torto.
      Perché altrimenti siamo "razzisti".
      Ma davvero secondo voi una compagnia aerea si rifiuta di imbarcare dei passeggeri ... perché "napoletani"?
      Non perché arrivati in ritardo, o con due bagagli anziché uno, o con un sovrappeso che non intendevano pagare .. o per mille altri motivi "razionali".
      No, qualcuno si beve la storiella: la motivazione del rifiuto all’imbarco sta nella napoletaneità dei passeggeri!
      smiley
      Ma suvvia.
      Ognuno è libero di credere anche che gli asini volano: spero che affermare il contrario sia ancora possibile!
      Paolo Federici

  • Di (---.---.---.33) 7 maggio 2012 18:26

    Un altra Canzonata! Come il doppio biglietto e le altre storie inventate !!!


  • Di (---.---.---.90) 7 maggio 2012 18:32

    Cosa dobbiamo leggere..l’unica nota positiva è stata la solidarietà delle altre persone..Spero che se le cose sono andate davvero così, la persona addetta all’imbarco venga licenziata, perchè certi comportamenti devono essere puniti come meritano.

  • Di (---.---.---.85) 7 maggio 2012 21:39

    Ma, io con l’easy jet mi imbarco anche 30 minuti prima (stessa tratta stessa compagnia) ma come tutti napoletani e no. Il problema e la frase discriminatoria. 

  • Di (---.---.---.169) 8 maggio 2012 08:02

    e’ un gioco di societa’ che fa la compagnia aerea.....prima scazza, poi si scusa...sono i passegeri che non sanno stare al gioco!

  • Di (---.---.---.90) 8 maggio 2012 09:58

    Avranno fatto imbestialire la ragazza che li ha offesi in quel modo, così imparano ad arrivare in ritardo !

    Chè credono che siccome sono giornalisti possono fare il comodo loro ?
  • Di Nicola Spinella (---.---.---.222) 8 maggio 2012 11:12
    Nicola Spinella

    ma che dite...sarà che i napoletani volevano impastare la pizza a bordo...


    ma smettiamola di cercare giustificazioni.
    I napoletani sono ritardatari?
    Ok, allora visto che siamo nel pieno del festival dei luoghi comuni, i settentrionali sono xenofobi.
     
  • Di (---.---.---.219) 14 maggio 2012 21:39

    Caro Paolo Federici, il tuo commento non lascia spazio a ulteriori approfondimenti. Questo Paese benedetto sta per essere distrutto dall’ignoranza di gente come te che non è in grado di guardare oltre l’orto di casa sua (chi sa quanto il tuo paesello sarà meraviglioso rispetto a Napoli), "NON MI PARE INNEGABILE" che il ritardo sia una filosofia di vita a Napoli, lo penso anche io (doppia negazione). Rispetta l’orario anche tu e chiuditi con i tuoi simili a mangiare risotto verde e a metterti il cappello celtico con le corna con il Trota e Borghezio, esemplari paradigmatici della tua essenza (anche se sei Siculo calabrese, è lo stesso).

  • Di (---.---.---.241) 16 maggio 2012 00:37

    Speriamo che il Vesuvio si risvegli presto ...

  • Di (---.---.---.150) 16 maggio 2012 23:28

    io credo che sia colpa di tutti, naturalmente la persona al check-in si è espressa in modo inqualificabile ed è meglio che cambi mestiere e che scelga qualcosa che non la metta a contatto con il pubblico...ma c’è anche da dire che il check-in di easyjet apre 2 ore prima dei voli e chiude TASSATIVAMENTE 40 minuti prima del volo


    secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, i passeggeri si sono messi in coda solo 45 minuti prima del volo, e se hanno trovato fila - come sicuramente è successo - una volta arrivati al desk il check-in era chiuso. al di là della provenienza, è veramente noioso sentir dire "è una vergogna" da persone che, di fatto, erano in torto marcio e hanno avuto anche il coraggio di mettersi a fare il cinema. 
  • Di (---.---.---.121) 30 maggio 2012 21:33

    UN CLASSICO DI MOLTI SETTENTRIONALI.. PRIMA DICONO CHE IL SUD FA SCHIFO E POI CI SI TUFFANO OGNI ESTATE... TALE ATTEGGIAMENTO DI INCOERENZA VIENE ADOTTATO ANCHE IN ALTRE CIRCOSTANZE (IL CARATTERE E’ SEMPRE IL CARATTERE).
    PRIMA DICONO CAZZATE E POI LE NEGANO O LE COPRONO CON UNA "INNOQUA" MOTIVAZIONE O SCUSATE. PRIMA FANNO I RAZZISTI E POI: MA NON ABBIAMO DETTO COSI’ !!!
    A NAPOLI SI DICE (E I TERMINI ANTICHI NON SI SBAGLIANO MAI): VOTT’A PRETELLA ’E ACCOV A MANELLA (CIOE’ GETTATE PRIMA LA PIETRA E POI NASCONDETE LA MANINA).
    IN MERITO AL NAPOLETANO: IL NAPOLETANO E’ UNA LINGUA RICONOSCIUTA DALL’ UNESCO DICHIARATA PATRIMONIO MONDIALE (E NON E’ UN ACCENTO COME QUELLI DEL NORD IN CUI DAVVERO NON SI CAPISCE UN CAZ... imparassero loro a scandire le parole). QUINDI CHI LAVORA A QUALSIASI RECEPTION VADA AD IMPARARE BENE TUTTE LE LINGUE: INGLESE, FRANCESE E SPAGNOLO IN PRIMIS... e perchè no, anche il Napoletano (che è in Italia e quindi a maggior ragione va imparato da chi non è di Napoli) PERCHE’ RIPETO E’ ANCHE TRA LE LINGUE (RIPETO LINGUE) PIU’ PARLATE AL MONDO.

  • Di (---.---.---.228) 22 luglio 2012 02:44

    Prendendo l’aereo ed altri mezzi di trasporto, di simile non mi e’ capitato MAI nulla. Quindi un perche’ ci sara’. LA MALEDUCAZIONE DEI NAPOLECANI E’ FAMOSA IN TUTTO IL MONDO. E non mi dite che non e’ cosi!!!!!!!!!!!!! Quando va tutto bene E fanno i C,,, loro sono scherzosi quando fanno "marachelle" diventano degli animali che cominciano a sbraitare pronunciando parole STRANE. MA CHE GENTE DI MERDA

    • Di (---.---.---.141) 21 settembre 2012 18:24


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  • Di (---.---.---.80) 4 febbraio 2014 12:36

    Ma voi Napoletani siete tutti dei cazzoni...

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