Due donne e un salto verso la libertà. Ondina Peteani e Margherita Hack
Un pomeriggio di agosto, afoso, un clima tipicamente estivo. Lì a cercare riparo sotto qualche albero, alla ricerca dell'ombra come l'ancora di salvezza, dove poter respirare. Mentre vai alla ricerca dell'ombra, camminando per le strade della Bisiacaria, tra il Friuli e Trieste, la cui storia fa rima con Resistenza, ti arriva una mail. La apri ed è Gianni, il figlio di Ondina. "Sinceramente mi piacciono troppo queste due immagini, quasi simmetriche, per non farne qualcosa!".
Si apre così l'email di Gianni, sempre attivo per i diritti, per concretizzare gli insegnamenti di quella donna eccezionale che è stata sua mamma, Ondina, ricordata da tutti per essere stata la prima staffetta partigiana, ma in realtà è stata tanta roba Ondina Peteani. Apri il file allegato e vedi due foto incredibili.
Due donne che hanno contribuito nella loro dimensione e umana grandezza a costruire l'Europa unita. Una foto del '900, uno scatto verso la libertà immortalato nel gesto di due donne il cui insegnamento non dovrà essere invano.
Due donne, che daranno tanto anche al "nostro" territorio, con uno sfondo rupestre, immortalate nell'atto massimo della libertà dell'individuo. Sospeso tra il cielo e la terra, per superare quell'oltre, per andare oltre.
Entrambe con lo sguardo verso il basso e libere di essere, di volare di osare. Un salto verso la libertà.Uno scatto verso la libertà. Come la loro vita. Ondina Peteani e Margherita Hack, due donne straordinarie, eccezionali, che hanno lottato, sognato, amato, voluto un mondo diverso, senza diseguaglianze, con diritti, di fratellanza, di rispetto per la propria identità, il proprio essere, un mondo senza confini e frontiere.
Difendendo sempre la nostra Madre Carta, a partire dai suoi principi fondamentali, per una società senza discriminazioni, senza fascismi, per quella internazionalizzazione dei rapporti, quella globalizzazione dei diritti umani, che in parte l'Europa dei popoli, senza frontiere e confini idealmente doveva recepire.
Marco Barone
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