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Divieto di leggere e scrivere nelle prigioni del Marocco

Almeno quattro giornalisti e due intellettuali, detenuti nelle carceri marocchine, non possono leggere né scrivere.

Taoufik Bouachrine, giornalista di Akhbar el-Youm, uno degli ultimi giornali di opposizione del paese, sta scontando il quinto di 15 anni di carcere che gli sono stati comminati per aggressione sessuale. Fino a poco tempo fa, poteva scrivere un diario e studiare per conseguire un master in Giurisprudenza. All’inizio di maggio, è stato trasferito dalla prigione di Ain Borja a quella di Arjate e gli sono stati confiscati testi e manoscritti.

Omar Radi (nella foto), giornalista d’inchiesta molto critico nei confronti della situazione dei diritti umani, è stato condannato il 6 luglio 2021 a sei anni di carcere per stupro e spionaggio al termine di un processo-farsa. Gli è vietato scrivere e ricevere lettere dei familiari e degli amici. Anche lui non può studiare per un master. 

Soulaiman Raissouni, direttore di Akhbar el-Yaoum, condannato per aggressione sessuale, ha condiviso lo stesso carcere con Radi tra luglio 2020 e aprile 2022. Nonostante fossero entrambi in isolamento, i due prigionieri si erano messi d’accordo per scriversi a vicenda ogni domenica, con l’intenzione di pubblicare un libro intitolato “Le lettere della domenica”. La direzione del carcere li ha scoperto e ha sequestrato tutto il materiale.

Quando Raissouni è stato trasferito nella prigione di Ain Borja, nel maggio 2022, gli è stato sequestrato un racconto che aveva iniziato a scrivere alla fine del 2021.

Rida Benotmane, scrittore ed esponente dell’Associazione marocchina per la difesa dei diritti umani, è detenuto in cella d’isolamento nella prigione di Arjate dal settembre 2022. Gli è vietato possedere una penna. Una volta gli è stato sequestrato un libro perché conteneva la parola Kabul nel titolo.

Mohamed Ziane, 80 anni, avvocato ed ex ministro per i diritti umani, è in carcere dal 21 novembre 2022. È stato condannato a tre anni di carcere per 11 reati, tra cui offesa a pubblico ufficiale e aggressione sessuale. Gli è vietato leggere i quotidiani e non può scrivere al suo avvocato.

 

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