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Disturbi alimentari: l’inganno dello specchio

Immagine corporea e disturbi del comportamento alimentare in adolescenza di Laura Dalla Ragione e Sabrina Mencarelli (2012, 240 pp. Editore Franco Angeli).

Il libro informa sul carattere del Disturbo Alimentare, un fenomeno sociale che porta milioni di persone a considerarsi in odio nei confronti del cibo manifestando una fusione tra stili di vita e patologie alimentari che coprono conflitti personali, un dolore nascosto, compensazioni a frustrazioni per fuggire da se stessi davanti a eventi negativi mai elaborati chiaramente e, generalmente, azioni compulsive nei confronti del corpo.

Nel libro le autrici, Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, Sabrina Mencarelli, psicologa e psicoterapeuta, descrivono i meccanismi che portano all’alterazione del modello corporeo nei disturbi alimentari, indagando il fenomeno vissuto di sentirsi esiliati dal proprio corpo, non visti dagli altri e non esistenti secondo un’ambigua percezione di sé. Con la profondità dell’esperienza delle autrici, l’opera presenta tecniche terapeutiche efficaci per uscire dalla condizione debilitante divenuta un’”epidemia sociale”.

Nell’”inganno dello specchio” le immagini riflesse assumono nel soggetto un’allucinazione visiva che porta a vedere ciò che non c’è, eliminare ciò che c’è, in continue forme distorte al contrario, mentre lo specchio dell’anima è in frantumi. Le scale del rapporto salute-bellezza-autostima sono mescolate e stravolte nell’ossessiva attenzione sulle fattezze corporee, considerando il corpo come cosa impersonale da modellare materialmente, disporne a piacimento in forme e taglie con l’ansia di non ricevere sufficiente considerazione dagli altri se non si è “perfetti” come la cultura esige.

L’“occhio sociale” giudica ed espone la persona a sentirsi fallita, a esitare verso un’immagine di sé frantumata senza autostima ed equilibrio del vivere. Nel Disturbo Alimentare si consuma una sorta di “violenza culturale” subdola e che condiziona giovani e adulti a ricercare imitazioni con icone esterne interiorizzate forzando, di fatto, l’unicità e la specificità dell’essere.

Nel libro le autrici parlano di eziopatogenesi e fattori di rischio, del corpo tra natura e cultura, della depersonalizzazione, corpo-mente tra filosofia e neuroscienze, l’immagine corporea nei bimbi e negli adolescenti, l’ostilità verso il corpo nell’infanzia e nella preadolescenza, l’isolamento del corpo e dismorfismo corporeo, l’ossessione della bruttezza, la percezione cognitiva e affettiva del Sé corporeo, valutazione dell’insoddisfazione corporea attraverso la realtà. E nel campo dei trattamenti delle alterazioni dell’immagine corporea gli esperti espongono di terapie corporee, abilità di mindfullness, la cura dello specchio, l’uso di video confrontation e della video-terapia.

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