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Disinformazione di Stato

Non c’è tregua in questo periodo per chi va contro la propaganda di Stato o per chi ne ostacola i piani.

Dopo Santoro ecco che i media ufficiali ci riprovano con Grillo.

Un’articolo apparso online sul sito del Giornale accusa il comico genovese di approfittarsi di un pubblico di "ingenui" navigatori per guadagnare migliaia di euro con vendite online di DVD e quant’altro...

Per la precisione i termini usati sono : "La dimostrazione definitiva che Grillo e Travaglio sono solamente dei cinici commercianti di odio civile (da vendere a un ben individuato target di beoti, spesso poveri ragazzi in buona fede) è fornita una volta per tutte da beppegrillo.tv, sito non ufficiale dove i contenuti del blog ufficiale sono replicati per attirare lo stesso pubblico e quindi piazzargli prodotti degni del brand che rappresenta: impieghi inesistenti, illusioni, piccole truffe, dvd di Travaglio, pannolini e femmine dell’Est."

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L’intrepido giornalista che ha usato queste parole è Filippo Facci, voce "autorevole" del noto quotidiano il Giornale, che si distingue per "l’oggettività" con cui tratta tutte le voci fuori dal coro di quanto è definito versione ufficiale. Il sito beppegrillo.tv a cui fa riferimento Facci è uno degli innumerevoli siti che utilizzano i nomi di personaggi famosi per farsi pubblicità.

L’"autorevole" voce del Giornale forse ignora che varie denunce sono state fatte da più persone o società per problemi con indirizzi Internet che copiavano nomi di personaggi famosi o di grandi marche per trarne guadagno o semplicente per attirare ignari navigatori verso siti non proprio consigliabili.


O forse non lo ignora e cerca di fuorviare l’opinione pubblica?

Resta il fatto che il sito sopra menzionato non ha nulla a che fare con il vero sito di Grillo che è beppegrillo.it e non beppegrillo.tv.

L’eroico paladino dell’informazione (Facci) fa anche notare, cadendo in contraddizione, che il dominio è registrato a nome di un certo Pereira. Ma non aveva fatto capire chiaramente che era di Beppe Grillo?

Questi trucchi tipici della disinformazione di Stato sono fatti per screditare personaggi scomodi come lo sono Grillo, Travaglio e Santoro.

L’articolo di accusa nei confronti del comico è scritto sicuramente in malafede e lo si capisce benissimo, visto che è un susseguirsi di accuse senza fondamento e di false prove.

Il testo completo di questo sconcertante articolo lo trovate qui: Se questo è il giornalismo definito "vero" c’è poco da stare allegri...

Caro Facci, anni ed anni di scuole per tirare fuori cose del genere?

Forse era meglio dedicarsi ad un’altro lavoro....

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