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 Home page > Attualità > Cronaca > Denuncia shock di una blogger terremotata

Denuncia shock di una blogger terremotata

Questa è un’ atroce testimonianza della nostra amica blogger. Lei è Aquilana e ha vissuto in prima persona tutta la tragedia. Fa una denucia importantissima, e precisa che si sta facendo molta ma molta disinformazione nei media. Ma l’accusa più grave è questa: noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente.

Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO.


NESSUNO. NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.

Denuncio quell’imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L’Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E’ tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità. A presto. Anna

http://miskappa.blogspot.com/

Commenti all'articolo

  • Di sopracciglio (---.---.---.96) 8 aprile 2009 14:52

    Una cosa mi frulla in testa da quando ho appreso (poche ore dopo il sisma di lunedì) che da mesi in quel territorio si registravano scosse, pure avvertite dalla popolazione (ma ignorate anche dai media): CI TRATTANO COME BAMBINI.
    A fronte di una situazione che avrebbe ampiamente giustificato, se non l’evacuazione, quantomeno uno stato di allerta da parte della Protezione Civile e delle istituzioni tutte, e comunque una seria informativa ai cittadini sull’esistenza del rischio e su come comportarsi in caso di terremoto, si è preferito mandare messaggi tranquillizzanti, come se un diverso atteggiamento avrebbe potuto provocare una catastrofe maggiore di quella che è poi stata. Le case sarebbero crollate lo stesso, ma non con questo costo di vite umane, e la macchina dei soccorsi si sarebbe mossa più celermente; la tragedia avrebbe avuto, sulla popolazione, un impatto psicologico per quanto possibile minore.
    Ma così, mandati tutti allo sbando, come non condividere la rabbia di Anna?
    Questi sono degli incompetenti irresponsabili, in un paese serio dovrebbero essere processati e condannati con pene esemplari; non basterebbe, certo, ma potrebbe evitare per il futuro che tali condotte criminali si ripetano.
    La rete vigila, ed è tutta con voi.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.204) 8 aprile 2009 16:19
    Damiano Mazzotti

    Se la realtà è quella descritta occorre che qualche cittadino e avvocato della zona inoltri subito una denuncia ai vari responsabili politici locali e ai vari responsabili della protezione civile per omissione di soccorsi e attentato alla sicurezza dei cittadini...

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