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Declassamento: è veramente colpa dei giornali di sinistra?

Ma veramente S&P ha tagliato il rating dell'Italia perché ha letto i giornali di sinistra che rovinano l'immagine del paese?

A rivedere le interviste a economisti, industriali, giornalisti andate in onda nella scorsa puntata di Presadiretta, sembra proprio il contrario.

Forse è questo governo, come ripetono ormai in tanti, che vive al di fuori dalla realtà. Come nel film "La caduta", chiuso nel suo bunker parlamentare, protetto dalla sua compravendita di voti che gli garantisce la sopravvivenza.

Emma Marcegaglia "Non è come l'avremmo voluta, non risolve i problemi dell'Italia. È tutta tasse, è depressiva, non c'è niente per la crescita". Aggiungendo che "se non si torna a crescere sarà anche insufficiente".

La Marcegaglia ribadisce il giudizio estremamente negativo di Confindustria sulla manovra. “E’ ancora quasi tutta tasse, quasi il 65%, quindi è depressiva. Non ha all’interno riforme strutturali profonde, sono stati tolti tutti i provvedimenti per ridurre i costi della politica e questo non è bello. Ma la cosa più grave è che non c’è nulla per la crescita. La Confindustria ha stimato per il 2012 una crescita del +0,12, quindi praticamente zero, mentre quattro mesi fa era +1,1".

La presidente di Confindustria afferma che la credibilità dell’Italia è scarsa e riguarda l’atteggiamento tenuto dal governo in questa manovra (“l’ha fatta, poi l’ha disfatta, l’ha rifatta”) e la difficoltà nel varare cambiamenti profondi, ovvero quelle riforme strutturali a cui ci richiama la Bce e che da decenni non sono mai state fatte, neppure dai governi di centrosinistra. E sul governo di maggioranza è chiara e lapidaria: “Così noi non possiamo stare. O si fanno queste riforme, il paese recupera credibilità e il governo mostra le capacità di farlo oppure deve andare a casa".

Nunzia Penelope afferma che i soldi rubati alle casse dello Stato sono 400 miliardi all’anno, dieci volte questa manovra, e prevalentemente costituiti da evasione fiscale, corruzione, lavoro nero. “Sta fiorendo un’economia parallela fatta di società di servizi che come servizio offrono evasione fiscale chiavi in mano, vendendo fatture false”, asserisce la Penelope. “In questo paese viene evaso il 30% dell’Iva. Destra e sinistra sono bipartisan nel fare le carezze agli evasori. Nel 2000 il centrosinistra ha varato una legge in base alla quale fino a 100 mila euro si poteva evadere senza incorrere in un reato penale. Con la nuova manovra mettiamoci il cuore in pace: i grandi evasori in galera non ci andranno. In questo paese vedo un esercito di poveri che sta mantenendo un drappello di ricchi. C’è un 10% di popolazione che possiede il 50% della ricchezza. Se vai alla boutique Hermès di via Condotti a Roma, per una borsa da 7.000 euro c’è una lista d’attesa per acquistarla. Anzi, c’è anche la pre-lista d’attesa”.

Gian Antonio Stella parla dei mancati tagli ai costi della politica, a cominciare dalle pensioni dei parlamentari, i cosiddetti vitalizi. “E’ inaccettabile che si alzi l’età della pensione per i cittadini comuni e non si tocchino i vitalizi”. Stella è scettico sul ventilato taglio delle Province: “Siamo rimasti già scottati tutti troppe volte. Faccio notare che il dimezzamento del numero dei parlamentari era stato annunciato come una cosa che sarebbe stata immediata, con un decreto del 22 luglio. Ma questo decreto non è mai stato depositato“.

Un dipendente pubblico medio italiano prende 36.135 euro lordi all’anno; un dipendente della Camera 131.586 euro, cioè il quadruplo. All’estero, ad esempio in Inghilterra, un dipendente della Camera prende 38.000 euro, quattro volte di meno rispetto a un deputato italiano. Un dipendente del Senato prende 137.525 euro all’anno; un componente dello staff ristretto di Obama prende 118.500 euro all’anno.

Il governatore del Molise, Michele Iorio, intasca al netto 144.560 euro all’anno; Andrew Cuomo, governatore di New York, nonché il governatore più pagato negli Usa, prende 135.020 euro lordi all’anno. Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, ha uno stipendio annuo di 150 mila euro netti; un giovane deputato californiano prende 66 mila euro lordi: stiamo parlando di uno stato come la California che, se fosse indipendente, avrebbe il settimo pil nel mondo. Renzo “Trota” Bossi prende 150.660 euro netti all’anno, ovvero come tre governatori americani messi insieme.”

Boeri e Deaglio evidenziano ulteriori falle della manovra economica e la gravità della crisi in Italia. Boeri afferma che l’Italia rappresenta un caso tutto particolare, perché, in termini di caduta del Pil, ci sono paesi che hanno subito crolli peggiori, come ad esempio l’Irlanda. Ma se si guarda al reddito disponibile delle famiglie, in quei paesi fortemente colpiti dalla recessione, i provvedimenti dello Stato e le politiche sociali sono riusciti a contenere questa perdita di reddito. Al contrario, da noi il reddito è calato. Sono terminati i risparmi delle famiglie perchè sono serviti a tamponare i primi anni della crisi. Ecco perché è così importante la crescita e far ripartire l’economia del Paese.

Deaglio, invece, mette in risalto l’incompetenza dei politici nostrani in materia economica. “Qui ci saranno in Italia quattro o cinque persone in grado di leggere i bilanci e sono tecnici e non politici. Il resto è pressapochismo, direi quasi analfabetismo e non conoscenza della materia"

Se fino ad oggi le contestazioni (criticabili o meno) si sono limitate a scontri con le forze dell'ordine e con politici che hanno sfidato la piazza, è indubbio che proprio per la crisi e per questa manovra che impoverisce le famiglie e non aiuta le imprese e siamo sempre più a richio di forti tensioni sociali.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.21) 20 settembre 2011 20:03

    Oracolo Sondrico >

    Tremonti vuole subito gli Eurobond e respinge come “cosa strampalata” l’obiezione di un nostro evidente vantaggio a scapito di Francia e Germania.
    Ha dimenticato le puntuali “riserve” espresse da Merkel e Sarkozy su chi pagherebbe il conto?

    Prima servirebbero altre spiegazioni.
    Quale Ministro Economia e Finanze dovrebbe dirci a cosa sono serviti i 650 miliardi di Debiti (di cui 300 dal 2008) accumulati con i vari governi Berlusconi.
    Dovrebbe chiarire perché Trichet, Merkel e Sarkozy ci hanno “dettato” una manovra da 55 miliardi prima di convincersi a comprare i nostri Btp.
    Basta sentenziare che la crisi “non era prevedibile” e che “i mostri si avvicendano”?

    Approvata la manovra, si prospetta un futuro denso di sacrifici e di incognite.
    Basterà fare il “tagliando” alle sue “40 azioni” messe in campo per lo sviluppo?
    Oppure basta “chiosare” che “molto dipenderà” dalle future decisioni di Berlino.
    Snocciolare citazioni, metafore e responsi è espediente tipico di un Dossier Arroganza

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