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De Laurentiis grande campione della comunicazione

De Laurentiis è uno dei campioni del Napoli mazzarriano e di sicuro senza la sua gestione oggi il Napoli sarebbe ancora in jo-jo tra A e B.

Quello che più intriga di De Laurentis è come gestisce le risorse, umane ed economiche, ma soprattutto come le sa far fruttare, creando i presupposti per una vogliosa esplosione di carriera, tenuta a freno grazie all’allargamento sempre contenuto dei cordoni della borsa. Ma di De Laurentiis stupisce soprattutto la gestione delle dichiarazioni per la stampa, pensate, realizzate e spesso contraddette ad uso e consumo del suo personaggio.

La tecnica comunicativa di De Laurentiis si ispira al lavoro degli uffici stampa delle major cinematografiche americane. Nei dieci giorni che precedono l’uscita di un film escono fuori le notizie più disparate che coinvolgono gli attori del film. Le notizie sono sempre denigratorie e sottolineano momenti della vita del personaggio assolutamente negativi (fateci caso, esce sempre fuori che qualcuno era un tossico, che la madre di un’attrice l’ha abbandonata da piccola, che qualche vecchio attore ha rischiato la vita almeno 3-4 volte). Questo negative approach ai personaggi della pellicola crea morbosa attenzione, quella che serve per generare aspettative. Il giorno stesso dell’uscita e per almeno una quindicina di giorni di sala, la comunicazione cambia, ed entra in campo il positive approach ai personaggi, che costruisce la narrative idea alla base di ogni storia che si rispetti, amata e desiderata dalla gente.

In questo modo si spalanca la porta dietro la quale viene mostrato il frutto finale delle storie narrate dagli uffici stampa.

Prendere questo approccio dalle logiche cinematografiche americane, per De Laurentiis è la cosa più semplice che ci sia. Prima di una partita importante l’obiettivo è creare un negative approach (l’arbitro non è adatto o la settimana precedente ci hanno danneggiato, noi non siamo al loro livello, non vi aspettate niente di eccezionale, quello che abbiamo fatto fin adesso è già tanto, loro sono il potere). Chi segue la squadra accumula grandi aspettative in negativo e attenzione morbosa nei confronti dell’evento. Nelle dichiarazioni che precedono la gara, ecco il cambiamento: non temiamo nessuno, il calcio italiano dà ampie garanzie sulla sua pulizia, abbiamo calciatori che nessuna ha. Il positive approach in last minute trascina l’entusiasmo e ammortizza le eventuali aspettative inattese.

Vedi caso Mazzarri degli ultimi tempi. Negative approach: a Lecce la squadra e soprattutto l’allenatore da condannare, il non incontro che sottintende rottura, l‘allenatore non sembra essere più sul pezzo, chi aderisce al progetto deve starci dentro, addirittura il cambio con Gasperini che la stampa ha diramato. La storia di un amore finito è bella e pronta. All’improvviso il positive, Mazzarri ha fatto meglio di quello che doveva, il progetto è anche figlio suo, ci amiamo. In questo modo De Laurentiis è riuscito a creare morbosa attenzione sulle faccende che riguardavano l’allenatore e la società, ha stupito tutti, negando tutto quello che di negativo aveva sottinteso nelle settimane precedenti, ha creato una scia di entusiasmo nuovo intorno alla squadra e al suo vecchio-nuovo allenatore (pagandolo molto meno di quello che chiedeva). Se non è un genio costui…

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