Dalla plastica le case del futuro?
Ricliclare la plastica è cosa che ormai si fa da anni. Non tutta però viene riciclata; è il caso dei polimeri che vengono generalmente bruciati.
Utilizzo che per ora ha un limite: la durata del materiale è di 80 anni, pertanto, dopo tale data il modulo dovrà essere demolito, va notato però che il materiale può essere riciclato al 100%.
Certo, si dovrà cambiare "mentalità" nell’utilizzo, finalità e destinazione dei moduli, in modo particolare in quelli abitativi - oggi esistono costruzioni che resistono da secoli. Se però consideriamo la "fame" di case esistente oggi, nulla vieta di costruire per l’immediato, e a costi bassi, per dare modo a chi ne ha bisogno di avere comunque una casa, senza per questo, come succede nei terremoti, usare materiali come il legno che comportano, comunque, un intervento dannoso al territorio.
Si potrebbero, comunque, usare per capannoni industriali che, comunque, hanno bisogno di modifiche periodiche per adeguarli alle esigenze dell’azienda; o per quelle costruzioni che servono per determinati scopi e per periodi brevi - penso alle strutture costruite per olimpiadi dove il problema maggiore è il loro riutilizzo dopo l’evento che è sempre fonte di polemiche; con queste strutture si potrebbe trovare la soluzione adatta per "costruire, demolire e riciclare".
Una innovazione che dovrebbe trovare immediata applicazione visto i vantaggi che presenta.
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox