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Corona Virus Istant Book

Maria Capobianchi è la direttrice del laboratorio Spallanzani che ha isolato il nuovo virus Sars-CoV-2 in Italia, e ha pubblicato un piccolo saggio dove ci spiega il coronavirus e come possiamo fare per difenderci (Castelvecchi, in edicola con Quotidiano Nazionale, euro 4,90, a cura di Benedetta Moro).

L’epidemia del nuovo Coronavirus partita da Wuhan in Cina, si è probabilmente diffusa in Europa a partire da un paziente tedesco asintomatico e poi è arrivata in Italia, probabilmente la nazione che ha il sistema sanitario nazionale più attivo. Quindi per questo motivo, e per la gestione di una cattiva comunicazione, l’Italia è sembrata quasi l’unico territorio dove l’epidemia ha dilagato.

L’Istituto Spallanzani è stato fondato nel 1936 e collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la gestione delle infezioni ad alto potenziale diffusivo, grazie a un laboratorio con un livello di biosicurezza 4 e a cinque laboratori di livello 3. Lo staff dello Spallanzani (composto prevalentemente da biologhe), ha isolato il virus, ha mappato il suo genoma e lo ha diffuso sulle piattaforme scientifiche per “individuare le traiettorie di diffusione del virus e quindi adottare le contromisure” (p. 7). Naturalmente l’Istituto si impegna anche nell’elaborazione delle terapie e nello sviluppo di eventuali vaccini.

I vaccini sono difficili da creare, anche se “i coronavirus non sono altro che una famiglia di virus che comprende anche quelli che provocano il comune raffreddore e alcune forme virali di gastroenterite. Come numeri assoluti, l’influenza fa più morti: allora perché tutta questa apprensione?”. Il virus è nuovo per l’uomo e le cose sconosciute fanno molta paura. Anche se tutti prima o poi finiscono a letto con una persona sconosciuta e moltissimi finiscono per sposarla.

Quasi tutte le epidemie di stampo influenzale nascono in Asia e in Cina: “è la promiscuità uomo-animale, specialmente nei mercati… congiunta all’ampia massa di persone che entra ed esce in continuazione dal Paese, a condensare le poche ma essenziali variabili che” fanno iniziare un’epidemia (p. 8). Forse il serbatoio iniziale proviene da un pipistrello, forse da un pangolino. Infatti a volte i virus fanno il salto di specie e il Sars-CoV-2 ha fatto un salto di specie aggressivo.

In Cina il primo decesso ufficiale risale al 9 gennaio 2020. I sintomi comprendono la febbre, la tosse secca, il raffreddore, la stanchezza e le chiare difficoltà respiratorie. A volte appare la congiuntivite. La malattia risulta molto pericolosa per gli immunodepressi, anche se l’infezione è meno grave della precedente forma di Sars (Sindrome Respiratoria Acuta Severa). La mortalità sembra inferiore al 3 per cento, ma potrebbe essere molto più bassa, poiché è calcolata “su un numero di casi ancora esiguo, e soprattutto su pazienti che hanno avuto bisogno di cure, mentre i casi con sintomatologia lieve non erano giunti all’osservazione” (Maria Capobianchi, p. 17 ).

Per evitare le contaminazione bisogna usare fazzoletti usa e getta e lavarsi spesso le mani con il sapone, perché il virus si trasmette “attraverso le goccioline di secrezioni respiratorie… oppure con le mani che hanno toccato delle secrezioni” (Capobianchi, p. 23), che vengono poi a contatto con altre persone o con degli oggetti. In determinate condizioni il virus può rimanere attivo alcune ore. La trasmissione della malattia può avvenire anche con la contaminazione con feci infette.

La malattia risulta più aggressiva con le persone anziane e con quelle immunodepresse come avviene anche con le altre forme influenzali (che causano molti più morti per ora). Non esiste il rischio zero. A livello teorico tutti possono esser colpiti come possono essere falciati da un’auto. La quarantena tipo è stata valutata di 14 giorni. Se qualche parente di un malato non ha sviluppato la malattia può ritenersi fuori pericolo. Salvo casi eccezionali, poiché la natura non è burocratica.

Maria Capobianchi è una biologa specializzata in Microbiologia e Virologia. Dal 2000 dirige il laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Dal 2015 dirige il Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata.

Nota personale – Nella piccola Repubblica di San Marino, a circa 100 km da casa mia, hanno avuto il tempo di testare tutte le persone sospette e ben il 50 per cento sono risultate positive. Quindi le tre cose principali da considerare sono tre: si tratta di un virus già diffuso da molto tempo (in Italia da almeno la fine di gennaio); si tratta di un virus che si diffonde moltissimo ma la stragrande maggioranza delle persone rimane asintomatica; il virus si è già diffuso nei principali paesi del mondo, solo che non tutti hanno la voglia di controllare e studiare bene la cosa. In ogni caso nel 99 per cento dei casi abbiamo affondato l’economia di molti paesi per assoluta mancanza di saggezza.

Nota di un Nobel – Il premio Nobel francese Luc Montagnier non è molto in accordo con molte misure obbligatorie che limitano la libertà personale e avrebbe preferito misure più elastiche basate sull’educazione e sugli inviti a rispettare certe norme di comportamento. Del resto il panico da quarantena potrebbe avere un effetto immunodepressivo su moltissime persone.

Nota economica – Può avere senso fermare l’economia (e la scuola) quando non si fermava nemmeno in tempo di guerra col rischio di far fallire molte aziende per sempre? Davvero non esiste il modo di educare le persone a vivere con il rischio inevitabile che segue ogni vita? Nessuno ha mai pensato di dover limitare la circolazione stradale per limitare gli inevitabili morti. Possiamo rischiare di bloccare anche l’economia stagionale estiva? Io spererei di no. Altrimenti l’Italia sarà spolpata finanziariamente in modo definito da tutte le nazioni con interessi reali nel nostro paese.

Nota sui pipistrelli – I pipistrelli possono trasmettere la rabbia anche senza mordere. Alcuni speleologi si sono infettati poiché si sono immersi in un aerosol di virus di pipistrelli. Anche i criceti possono trasmettere dei virus pericolosi.

Nota sull’ignoranza – L’infodemia è l’epidemia dovuta alle informazioni gravi e irreali elaborate dalla popolazione, che circonda l’epidemia reale. Qui potete trovare tutte le informazioni europee sui virus: https://www.european-virus-archive.com. Comunque le influenze del 1957 e del 1968 fecero milioni di vittime del mondo, m nessuno pensò di fermare l’economia e nessuno impazzi emotivamente. Potete trovare alcune precisazioni qui: https://www.mittdolcino.com.

Nota di Mauro Giacca – Secondo il Prof. Mauro Giacca curare e isolare i malati gravi e isolare gli infetti è già la misura fondamentale per fare esaurire naturalmente l’attuale epidemia di Coronavirus. (https://www.icgeb.org/mauro-giacca, https://twitter.com/giaccamauro). 

Appendice – Un altro istant book è uscito con il Corriere della Sera: “50 domande sul Coronavirus. Gli esperti rispondono (a cura di Simona Ravizza, Coordinamento scientifico di Sergio Harari). Gli ultimi aggiornamenti sui numeri: http://www.agoravox.it/I-numeri-del-Coronavirus.html.

 

 

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