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ControRacconto: il bel gioco della vita

 

Oggi Il Mio Blog è stato citato in un post di Elena Ferro come sito meritevole di interesse: sono venuta così a conoscenza della pratica nota nel web col nome di liebstermania, una sorta di premio-notorietà incluso in un gioco curioso che richiede ai premiati una reciprocità di attenzione.

Ho quindi deciso di ringraziare così, scrivendo un contro-racconto che possa mutare un amaro sorriso in un sorriso splendente.

 Di ispirazione il racconto di Elena: Uno strano scherzo del destino, che ho preferito immaginare così:

 

ControRacconto: il bel gioco della vita.

Goe e Gae, i loro nomi: due amici sinceri che amano fare e pensare, e sperimentano insieme occupazioni più varie. A volte altri Goi, da strade diverse, trascorrono anni, millenni o minuti insieme con loro, a fare e rifare, affinare e cambiare, sorridendo col volto e col cuore. Ogni dì una esperienza diversa, nel fiume, sui colli e tra rudi montagne, benedetti dal cielo e dal mare, nel percorso vivace del tempo che scorre.

Crono si ferma e li osserva, con cipiglio da re, curioso e ammaliato egli stesso da tanta beltà. Vulcano rallenta gli ardori e le piogge non scendono più torrenziali ma in dolce armonia, che sa di musica e cedro fragrante.

Tutto è incantato, tutto è magia, ed unisce più mondi in una sola visione di pace e di sana allegria.

Eccolo il gioco di chi sa giocare vivendo, perchè vivere è pura armonia, che sovrasta gli strappi e i rumori, che raccoglie i piccoli pezzi che a volte cadono tanto lontani.

Sentire la terra che chiama, vestita di verde e di rosso, vestita di fiori e profumi fragranti, carezzata dal sole e da zampe ruspanti di chi lì vi dimora.

Si cercano le anime sparse, e si ascoltano avvedendosi appena di questo mutuo giocare che trova e collega, che elabora e affina, che muove e conduce il cambiamento infinito.

La vita alimenta se stessa, accendendo quel brio che pure illumina l'aria.

Le regole scarne ma serie: evitare situazioni già note, osservare con animo aperto e lasciarsi stupire, rivolgere la propria attenzione a ciò che intanto succede, e a quanto si ha voglia di creare in ex novo

In ogni momento quell'uscio è dischiuso, ad accogliere chi, un pò titubante oppure entusiasta, percorre quel viale con animo fresco.

Via via che scorrono i giorni aumentano le capacità sensoriali, s'amplia la mente ed i volti si coprono d'oro.

La canicola estiva si fa più tollerabile, e pure il rigido inverno diviene un amico, perchè stiepidito dall'energia della vita che pulsa.

Man mano crescono i Goi, si fanno più grandi e più forti, e divengono sempre più belli e più uniti, tanto che illuminano il pianeta infuocato che, pure, riceve vita da loro.

Succede così qualcosa di strano, che sconvolge studiosi e scienziati: si sono invertite le parti e la scienza ne rimane turbata... 

Ora è la Terra che illumina il sole, e ne diviene il fine causale: è Gea, madre di Goe e di Gae, amica dei Goi, che respira il sorriso che illumina il mondo.

 
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