Confindustria: “Berlusconi va premiato per essere il paroliere di Apicella”

NAPOLI – Fischi e pernacchia al cav l’altro giorno all’ingresso del teatro San Carlo per la partecipazione alla premiazione di 25 napoletani eccellenti nel mondo. Il presidente del Consiglio ha dovuto sopportare gli insulti da parte di un gruppo di disoccupati che invocavano il posto di lavoro fisso. Uomini, che hanno tirato troppo la corda chiamando “buffone” il presidente, definizione tollerata da Berlusconi soltanto per la disperazione e il mancato diritto a questi uomini di vivere dignitosamente a causa di una politica decaduta priva di ogni fondamenta per sostenere ragioni e valori. Uomini stanchi di sopportare il disagio economico che ti rode in corpo giorno dopo giorno vedendoti mancare la possibilità di mandare i figli all’Università, al cinema o addirittura di entrare in pasticceria per comprare il dolce della domenica. Uomini in ginocchio nel grigio dipinto di grigio. Sono ex dipendenti di Tirrenia, Atitech, e disoccupati organizzati, guidati dalla Cgil. “Quelli che sentite - ha replicato Berlusconi - sono gli organizzati della sinistra, li conosciamo. Purtroppo dobbiamo sopportare questa sinistra che si dovrebbe vergognare di tutto quello che fa, è, in effetti, nemica del Pese. Il governo potrebbe fare di più se ci fosse meno invidia personale e meno odio politico fra le parti”.

“Napoletani eccellenti nel mondo” è una manifestazione promossa e organizzata dalla Confindustria della Campania, cui presidente è Giovanni Lettieri. Si tratta di un riconoscimento finalizzato a contribuire a dare una immagine diversa della città ad un anno dall’emergenza rifiuti, partendo dall’enorme potenziale culturale, scientifico e umano che ha consentito l’emergere di eccezionali talenti nei più diversi ambiti professionali”. Tra i premiti , l’architetto Silvio D’Ascia, progettista della stazione ferroviaria, Porta Susa, a Torino; Ciro Ferrara, nuovo allenatore della Juventus; Francesco De Angelis, skipper, vincitore della Louis Vuitton Cup e tante altre personalità della società civile napoletana. Silvio Berlusconi è accompagnato dal suo vice, Gianni Letta. Ma all’interno del teatro hanno gia preso posto a sedere in platea i ministri, Mara Carfagna e Michela Brambilla, rispettivamente con delega alle Pari Opportunità e al Turismo. Manifestazione, dunque, in grande stile.

Festa senza precedenti che trova un momento di interdizione soltanto quando il premier sale sul palco e microfono alla mano saluta i premiati. Poi riferendosi al presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, che da giorni sollecita il governo a darsi da fare per le riforme, dice: State sicuri, il nostro è un governo fortissimo”, come per dire che le cose si faranno, eccome, iniziando dalla giustizia e dalla pubblica amministrazione, mentre la Marcegaglia preme con la riforma all’economia. Ma il cavaliere: - “Smettiamola di leggere enfaticamente della paura che dipende dai nostri comportamenti - afferma - la durata della profondità della crisi dipende da noi e dal nostro saperla superare con fiducia e ottimismo. Il momento peggiore si è esaurito. I fallimenti che dovevano esserci, ci sono stati. E oggi, ormai, non c’è più alcun rischio di mercati finanziari”. Poi di nuovo applausi. E ancora applausi, mentre fuori gli “organizzati” stanchi di essere bistrattati dal cattivo andamento politico invocano il posto di lavoro. Fra essi non manca chi sottolinea che tra gli eccellenti premiati c’è uno non napoletano: il cav. Ma da Confindustria fanno sapere che “Berlusconi va premiato per essere il paroliere di molte canzoni napoletane di Mariano Apicella”.