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Conclave al via: tra cerimonie e toto-Papa ecco cosa accadrà

Occorreranno 77 voti, ovvero due terzi dei 115 votanti, per poter eleggere il 266° Papa e, come annunciato lo scorso venerdì, il conclave che avrà inizio oggi dovrà seguire un cerimoniale ben preciso. Alle 10, nella Basilica di San Pietro, il cardinale Sodano celebrerà la “Missa pro eligendo Romano Pontifice” a cui potranno assistere tutti i cardinali, elettori e non. A seguire, a partire dalle 16:30, i 115 elettori in abito corale partiranno in processione dalla Cappella Paolina e raggiungeranno la Cappella Sistina, dove verranno chiusi “cum clave”. Da quel momento e fino al pubblico annuncio dell’elezione del nuovo Papa o comunque fino a quando lo avrà ordinato il nuovo Pontefice, i locali della Domus Sanctae Marthae, la Cappella Sistina e gli ambienti destinati alle celebrazioni liturgiche, saranno interdetti alle persone non autorizzate e vigerà l’autorità del Cardinale Camerlengo, con la collaborazione esterna del vice-Camerlengo e del sostituto della Segreteria di Stato vaticano. Nell’era della comunicazione quello a cui ci apprestiamo ad assistere sarà dunque un conclave 2.0, sotto l’occhio dei cinguettii e dei blogger di tutto il mondo pronti a sviscerare ogni aspetto del tanto atteso evento e, perché no, a cercare qualche scoop. Ecco allora che la tutela della riservatezza dei prelati mai come questa volta sarà ancor più difficile. Tuttavia le misure di sicurezza sono state già programmate: sia la Cappella Sistina che il residence Santa Marta, dove i prelati alloggeranno in clausura, sono stati schermati per evitare intercettazioni e fughe di notizie. Il giuramento di segretezza coinvolgerà inoltre non solo i cardinali elettori, che rischiano la scomunica, ma anche tutti coloro che saranno coinvolti marginalmente ovvero medici, tecnici, uscieri e così via che già nei giorni precedenti hanno prestato giuramento.

Se sarà un conclave lungo o breve questo lo scopriremo a partire dalle 19, ora in cui è prevista la prima fumata. Per ora non sembrano esserci particolari favoriti, anche se di certo uno dei più accredidati successori di Benedetto XVI sembra essere l’arcivescovo di Milano Angelo Scola (71 anni). A seguire troviamo il brasiliano Pedro Odilo Scherer (63 anni), alla guida della diocesi di San Paolo e membro del collegio cardinalizio di sorveglianza dello Ior. Non sono da sottovalutare poi i cardinali americani Dolan e O’ Malley .Non dimentichiamo poi la possibilità di avere un Papa nero di nome Pietro che, secondo la profezia di Malachia e di Nostradamus coinciderebbe con la fine della Chiesa. E allora ecco che balza all’occhio il nome del cardinale ghanese Peter Turkson.

E una volta eletto il nuovo Pontefice cosa accadrà? Al termine della votazione, il papa neo-eletto si ritira nella "stanza delle lacrime", vale a dire la sacrestia della Cappella Sistina, per indossare gli abiti paramenti papali con i quali si presenterà all’innumerevole folla che lo attenderà dalla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro dove si procederà alla proclamazione “Habemus Papam” prima e alla benedizione Urbi et Orbi del nuovo Papa.

Chi sarà il successero di Benedetto XVI? Stiamo per scoprilo e, per rimanere al passo con i tempi, la febbre per il toto-Papa aumenta.

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