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 Home page > Tribuna Libera > Con un mazzo di dossier

Con un mazzo di dossier

Dossier è una parola francese che in questi giorni viene spesso pronunciata in televisione. Una parola che deriva dal latino dos, dorsum cioè dal dorso su cui veniva scritto il titolo della pratica contenuta nel dossier appunto. Insomma un nome neutro, perché in effetti la parola dossier non dovrebbe evocare subito spie e complotti, ma semplicemente un fascicolo, con notizie su un certo argomento, che può andare dalla politica all’economia, alla scienza... per esempio i dossier sull’ambiente.

Calunnia, parola spesso connessa al termine dossier, deriva anch'essa dal latino (e lo tolgono dai licei), da un verbo antico calvi che vuol dire ingannare, la parola è più antica viene infatti dal greco kaleo (dire) e ancor più indietro nel tempo viene dal sanscrito (la lingua sacra degli ariani provenienti dall'India) kali e significa inganno. Insomma la calunnia ha una lunga storia... la sua essenza è l'inganno. La calunnia, come dice in una celebre romanza Mozart (anzi il suo librettista Da Ponte) “è un venticello” che vola dove vuole libero e può raggiungere tutti, contagiare tutti, poiché tutti possiamo essere calunniatori, ma, attenzione anche calunniati. Non si sa mai!

Il venticello mi ha portato a cercare anche l'etimologia della parola pettegolezzo (gossip) spesso legata alla parola calunnia, a sua volta legata alla parola dossier. Pettegolezzo potrebbe venire (le radici sono varie) dalla parola peto, cioè emissione di gas dall'intestino. È una bellissima etimologia che dice come il pettegolezzo sia un venticello, ma insalubre e contro natura perché in teoria non dovrebbe provenire dalla bocca, ma da altro orifizio.

Il pettegolezzo puzza, forse sarebbe meglio farne a meno o dargli il peso che ha.

Tutto questo infatti non ha mai a che fare con il vero, la verità, sebbene il segreto del dossier, della calunnia, del pettegolezzo sia prendere una verità, una notizia vera e amplificarla, deformarla, distorcerla a proprio uso e consumo.

Tutti possiamo, ripeto, non dico costruire dossier, che mi pare impresa non da poco, ma certo essere portatori di calunnie (magari anche generarne alcune), essere veicolatori di pettegolezzo; ma tutti possiamo essere oggetti di dossier (se siamo abbastanza importanti), come di calunnia e di pettegolezzo. A dire il vero gli ultimi due sono molto più democratici, non c'è bisogno d'essere importanti.

E dunque?

Ai creatori di dossier, ai calunniatori, ai pettegoli non ho molto da dire. Non li condivido e basta. Anche se un po' di gossip, lo confesso, piace anche a me!

Alle vittime posso dire questo.

L'art. 21 della Costituzione dice chiaramente che in Italia c'è libertà di parola. Ma non di intimidazione o di offesa.

E nel Vangelo si dicono due belle cose per calunniatori e calunniati: in primo luogo si invita chi osserva la pagliuzza nell'occhio del vicino a rendersi conto della trave nel proprio occhio e poi si dice: “La vostra parola sia sì, sì, no, no”. Insomma se si è chiari, precisi, documentati, senza parole di troppo, si evita sia di calunniare che di essere calunniati.

Certo che l'idea del dossier è un po' inquietante, se qualcuno volesse fare un dossier su una persona normale e qualsiasi come me, per esempio, cosa potrebbe dire?

Si dice che lei sia animalista, ma in questa foto sta mangiando una bistecca.

Lei è ipocrita.

Si dice che lei da animalista indossi tessuti sintetici.

Lei puzza.

Si dice che lei usi il phon a ore tarde con le finestre aperte.

Lei è un'irregolare e disturba la quiete pubblica.

Si dice che lei è insegnante fuori ruolo per motivi di salute.

Lei è fannullona o malata.

Riassunto: lei è diversa, quindi pericolosa.

Ecco il gioco è fatto, il piccolo dossier è pronto, la calunnia-venticello partita, il pettegolezzo-peto già puzza in ogni dove!

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