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 Home page > Tribuna Libera > Compravendita parlamentari: il Senato parte civile contro Berlusconi

Compravendita parlamentari: il Senato parte civile contro Berlusconi

Lo decide Grasso, ignorando il parere dell'Ufficio di Presidenza. Immediate le reazioni del centrodestra, mentre, pensando alla nuova legge elettorale, sorge spontanea una domanda.

Il Senato si costituirà parte civile nel processo per l’acquisto di senatori in cambio di contante, volto a far cadere il governo Prodi, che vedrà imputati a Napoli il faccendiere Valter Lavitola e il noto pregiudicato ed ex parlamentare Silvio Berlusconi.

Un atto dovuto perché, nelle parole della nota diffusa dal Presidente del Senato Aldo Grasso, “l'identificazione, prima da parte del Pubblico Ministero poi del Giudice, del Senato della Repubblica italiana quale 'persona offesa' di fatti asseritamente avvenuti all'interno del Senato, e comunque relativi alla dignità dell'Istituzione, ponga un ineludibile dovere morale di partecipazione all'accertamento della verità, in base alle regole processuali e seguendo il naturale andamento del dibattimento". In sé, dunque, una non notizia; come potrebbe essere altro che parte lesa, il Senato, davanti a quello che è stato né più né meno che un golpe, sempre che i giudici verifichino che sia realmente accaduto? 

Da commentare, invece, che Aldo Grasso, per arrivare a decidere in tal senso, abbia dovuto ignorare il parere, peraltro non vincolante, dell’Ufficio di Presidenza, i cui membri avevano votato, dieci a otto, contro la costituzione di parte civile.

Dieci senatori a cui, evidentemente, dev’essere sembrato che comprare uno dei loro colleghi non sia cosa lesiva della dignitas della loro assemblea. Che abbiano ritenuto congruo il prezzo che pare sia stato pagato? Dico, tre milioni di Euro, quelli che Berlusconi avrebbe fatto pervenire tramite il buon Lavitola all’ottimo senatore Sergio De Gregorio perché facesse il salto della quaglia, non son noccioline; di che comprarne parecchia, di dignità. Che si siano sostituiti ai giudici e già deciso, chissà in base a cosa, che il fatto non sia avvenuto? Probabilmente, allora, nessuno li ha informati che nel frattempo De Gregorio ha cantato; che ha patteggiato una condanna a venti mesi e raccontato tutto. Di che essere certi della colpevolezza degli imputati? No. Ma certo di che ritenere fondato il processo ed essere ansiosi di conoscerne l’esito.

Questa, evidentemente non è stata l’opinione dei rappresentati di Pdl (e ci mancherebbe), Lega (e ci rimancherebbe), Nuovo Cento Destra (Nuovo? Ma no, dai, è uno scherzo), Popolari per l’Italia, ormai al linguinbocca preelettorale con PdL e Lega, e - sorpresa sorpresa, senza vergogna né pudore - di Scelta Civica. Senatori che dovrebbero avere la cortesia di spiegare le ragioni di un voto che, a stretto rigor di logica appare davvero poco comprensibile, a meno che il noto pregiudicato di cui sopra sia per sua natura intoccabile e qualunque processo imbastito a suo carico, non importa quali siano le prove, debba essere ritenuto un attentato alle sue prerogative sovrane. Questo, per certo, appare dalle dichiarazioni con cui gli esponenti del centro destra hanno commentato la decisione del Presidente Grasso; si va dal pacato Brunetta per cui Grasso ha "obbedito alla sua vecchia appartenenza all'ordine giudiziario fattosi onnipotente" al moderato Gasparri che parla di scelta “lesiva di regole istituzionali e rapporti politici e personali” nonché “grave e vergognosa”, per arrivare a Fitto che bolla il comportamento di Grasso come un eccesso di “zelo giustizialista”.

Un commento, invece, sorge spontaneo in chi ha assistito con un certo raccapriccio a quel che è accaduto alla camera nei giorni scorsi. Davvero censurabili certi comportamenti degli Onorevoli a cinque stelle; se si arriva a definirli eversori, però, che termini riservare a chi pare sia arrivato a cospirare per far cadere un governo? E soprattutto, sicuri che sia l’interlocutore cui rivolgersi per stilare leggi fondamentali per il futuro della Repubblica?

P.S. "Asseritamente"? A proposito di dignità: Presidente Grasso, guardi che anche la nostra lingua ne ha una. Per favore, non la offenda.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.125) 10 febbraio 2014 15:59

    IL "bravo" Graso si conferma grande opportunista. Sa che il processo andra comunque in prescrizione (2015, e deve ancora iniziare), e ha colto l’occasione al balzo per darsi un contegno. Questo morira in piedi...

  • Di paolo (---.---.---.238) 10 febbraio 2014 16:36

    Caro Daniel , tanto per stigmatizzare a quali livelli etici è caduto questo paese (e il commento di xxx.125 ) ne è una ulteriore conferma ), l’altra mattina ho sentito pure il filosofo Massimo Cacciari (se ricordo bene su la 7) dire che si’ ,va beh , ma insomma ,tutto sommato non era il caso (riferito all’iniziativa di Grasso ) ,in fondo (riassumo) sono cose che si sa sono già avvenute e avvengono ecc.. ,insomma era meglio lasciar perdere .(Riferito non testuale ma assolutamente rispondente al pensiero espresso ).

    Ora se questo è il parere di Cacciari ( ?!! ) ,uno che stimavo per la lucidità dei suoi interventi pur nella opinabilità delle posizioni , puoi quindi capire a che livelli ci ha portato un ventennio di modello berlusconiano , trapiantato nel tessuto molle di un paese che già vantava primati mondiali nella corruzione ,illegalità , decadenza morale ecc.. .

    Questo filosofo , che insegna nell’università (se ricordo bene) , è un "opinion maker " di primaria grandezza che appare su tutte le tv in ogni fascia oraria ed è tutt’altro che ascrivibile all’area di centrodestra , dove notoriamente le pulsioni etico -morali sono praticamente inesistenti.

    Se manco lui è preso da un minimo di scrupolo morale e non avverte la necessità di salvare (per la prima volta) la dignità di una istituzione ,probabilmente in onore al realismo politico , ma dove vogliamo andare ?
    E tu ti stupisci dell’italiano di Grasso ?
    ciao

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