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Come ridurre le spese pubbliche inutili

Per ridurre il deficit e il debito pubblico spesso si sostiene che è molto difficile diminuire la spesa pubblica e che pertanto è più agevole fare affidamento ad aumenti delle imposte. In realtà è possibile diminuire la spesa pubblica o meglio quella parte di essa che è il frutto di sprechi ed inefficienze. Si utilizza frequentemente il termine “spending review” quando si affronta una tale problematica.

Cosa significa? Come si può ridurre pertanto la spesa pubblica? Proverò a rispondere a queste domande. Innanzitutto ci si deve rendere conto che l’unico modo per ridurla non è quello dei cosiddetti tagli “lineari”, dei tagli indiscriminati cioè, un stessa percentuale per tutti i capitoli di spesa. L’alternativa è proprio la “spending review”, un termine che, fra l’altro il presidente del consiglio Monti ha utilizzato più volte, fin dal discorso di presentazione del programma di governo. Quel termine in italiano può essere tradotto così: revisione della spesa. Forse anche riqualificazione della spesa pubblica. Peraltro di questo meccanismo di revisione della spesa pubblica in passato si è occupato spesso Piero Giarda, docente di Scienza delle Finanze, ma anche grande esperto di spesa pubblica, che ha assunto l’incarico di ministro dei rapporti con il Parlamento.

Giarda ha elaborato, su incarico dell’ex ministro Tremonti, un rapporto molto interessanti per studiare il modo più efficace di riformare il Fisco. Il Ministro era andato anche oltre, rilevando i principali sprechi italiani da combattere, un documento che ora diventerà molto probabilmente una guida fondamentale per l’intero governo Monti. Per Giarda la “spending review” doveva essere indirizzata ad eliminare, o quanto meno a ridurre ben dieci tipi di sprechi diversi. Quali sono? Occorre innanzitutto precisare che l’eliminazione degli sprechi dovrebbe riguardare in primo luogo gli enti locali. Il primo spreco è l’uso di fattori produttivi in misura maggiore rispetto alla quantità necessaria (ad esempio una macchina costosa e poco utilizzata). Il secondo, invece, ricomprende l’acquisizione di fattori della produzione con un pagamento superiore a quello di mercato (l’acquisto di farmaci in primis). Il terzo spreco in assoluto è invece quello che prevede delle tecniche produttive errate rispetto ai prezzi dei fattori impiegati (lo Stato è fin troppo abituato a sfruttare tecniche ad alta intensità di lavoro). Il quarto riguarda l’uso di modi di produzione antichi e non più efficienti, con evidenti conseguenze dal punto di vista dei costi (le nostre strutture investono troppo poco nelle nuove tecnologie). Gli altri sprechi, poi, ordinati sempre in ordine numerico, sono quelli relativi all’impiego di attori non compatibili (lavoro non specializzato), l’errata identificazione dei soggetti meritevoli di aiuto e sostegno in relazione al reddito, la progettazione di opere incomplete, l’avvio di nuovi programmi di spesa senza avere testato i possibili benefici, la programmazione inadeguata alla domanda e, infine, la spesa effettuata con budget permanenti.

Questa lista del ministro Giarda può essere molto utile per individuare le spese che devono essere effettivamente tagliate. Se ne possono forse individuare anche altre. Ma già ridurre le spese individuate da Giarda sarebbe un risultato molto importante anche perché gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni e quindi le spese pubbliche inutili sono molto consistenti. Non è certo facile ridurle. Ma se la volontà politica ci sarà e se l’impegno di attuare le decisioni politiche sarà adeguato, si potranno risparmiare notevoli risorse finanziarie, da utilizzare per aumentare le spese per investimenti, le spese correnti non inutili, come le spese sociali ed anche per ridurre le imposte, sul lavoro dipendente e sulle imprese, determinando così anche un incremento dei consumi e degli investimenti privati. Mi sembra evidente pertanto che la riduzione delle spese pubbliche inutili dovrebbe essere un obiettivo prioritario del governo Monti. Staremo a vedere se sarà effettivamente perseguito.

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