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Come deprimere l’economia, salvaguardare la casta, e nient’altro

Il mercato non ha gradito la manovra, lo spread, che viaggia costantemente a 500 e oltre, e l'alto tasso sui titoli di stato è stato il responso internazionale sulla manovra di Monti, il quale spera che i titoli di stato vengano comprati dagli stessi Italiani, affamati da questo e dai precedenti governi.

La sfiducia nella capacità di risoluzione del problema da parte di qualsiasi governo era latente, ne è la la prova che, da un anno a questa parte, le cassette di sicurezza di tutte le banche sono state praticamente razziate, per metterci all'interno, presumibilmente, contanti.

Ormai tutti hanno capito che l'unica strada che avrebbe voluto percorrere il governo Berlusconi era di istituire nuove tasse per trovare risorse per continuare a far vivere ostentatamente nel lusso la classe politica, e castigare oltremodo il nuovo popolo di schiavi per procrastinare ulteriormente lo status quo e penalizzare poco o nulla la classe dirigente di questo paese che utilizza metodi elettorali di stampo massonico-lobbystico-oligarchico per decidere(per nomina) chi dovrà governare e perpetuare quello che internazionalmente è giudicato come malaffare e che ha collocato il livello di corruzione del nostro paese pari a quello del Ghana.

Lo scorso governo ha posto in mano a degli esecutori quello che era stato già deciso, e per porre i crismi del prestigio, già serpeggiava la nomea di "tecnocrati" di questi governanti nominati dalla classe politica, questo per dare ad intendere che si trattava del" meglio del meglio", il "non plus ultra" per poter salvare questo malato che è l'Italia.

Un'opinione, e molti libri già da anni hanno ampiamente trattato il problema, che ormai è nella testa di quasi tutti gli Italiani (a parte chi governa, travet di partito, loro fiancheggiatori e beneficiari di nomine e/o appannaggi) e che bisogna tagliare e il tagliare non significa ridurre gli stipendi, ma far uscire la politica dal sistema delle predette nomine e quelle esistenti ridurle in modo significativo o del tutto, e questo farebbe ridurre notevolmente il tasso della corruzione che attualmente vale 60 miliardi di euro tutti a carico dello stato e pagato dai cittadini.

Andare a censire e sciogliere definitivamente queste fonti di reddito per nullafacenti come le varie municipalizzate, consorzi e quant'altro possa alleggerire il peso sulle spalle dei cittadini, che non ne possono più di pagare questo immane carico fiscale che ormai corrisponde al 70% e oltre, degli introiti di chi paga le tasse regolarmente.

Questo rastrellamento di risorse per essere impiegate sterilmente e far arricchire ulteriormente la classe dirigente, provoca anche danni dal punto di vista della sottrazione di ricchezza che potrebbe essere impiegata per investire in nuove attività e quindi creare posti di lavoro, mentre le iniziative prese non fanno altro che deprimere l' economia della nazione.

Il giudizio del mercato è stato implacabile, professor Monti la manovra è sbagliata, non si castiga chi produce ma si devono abbassare al minimo le uscite improduttive.

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