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Colombia, in audizione al Congresso i difensori dei diritti umani

Nello stato più pericoloso del mondo per i difensori dei diritti umani, la Colombia (dove, secondo FrontLine Defenders, solo nel 2020 ci sono stati ben 177 omicidi), ieri il Congresso ha convocato un’audizione pubblica sulla loro situazione alla quale ha preso la parola anche Amnesty International.

Il messaggio rivolto ai parlamentari colombiani è stato chiaro: più e più governi sono venuti meno agli obblighi di protezione, internazionalmente sanciti, mentre le minacce e gli attacchi contro le donne e gli uomini che difendono i diritti umani proseguono quotidianamente.

Le misure adottate dall’attuale governo, riprese dai precedenti, prevedono solo forme di protezione materiale e adottate caso per caso, ignorando i rischi che corrono interi gruppi di difensori dei diritti umani, come il Comitato per l’integrazione sociale di Catatumbo (che ha preso parte all’udienza), l’Associazione per lo sviluppo sostenibile dell’Amazzonia e le comunità nere e native.

Amnesty International ha sollecitato l’individuazione e l’attuazione di misure che affrontino le cause di fondo della violenza contro i difensori dei diritti umani: la sopravvivenza del para-militarismo, la questione della terra e quella dell’ambiente e l’impunità che protegge i responsabili.

 

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