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Chiesa, altri imbarazzi e prese di distanza per caso-Ruby

 

Con la pubblicazione di ulteriori particolari sullo scandalo che ha coinvolto il presidente del Consiglio, emergono altre critiche dal mondo cattolico. Il movimento di riforma Noi siamo Chiesa chiede alla Cei una “radicale presa di distanza dal governo presieduto da Silvio Berlusconi”. “Si stanno diffondendo un enorme disagio e un forte disgusto che vanno ben al di là degli aspetti strettamente giuridici della vicenda”, si legge nel comunicato. Viene chiesto alle gerarchie ecclesiastiche, “da subito, l’atto di coraggio evangelico di interrompere il rapporto di sostanziale alleanza con questo governo”, nella consapevolezza “di aver sempre taciuto di fronte al malgoverno e ad una serie ininterrotta di scandali, paghe del ‘piatto di lenticchie’ offerto loro, in questi anni, dal governo”. Su Radio Vaticana, il professor Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia Politica presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), auspica come il papa una generazione di politici cattolici coerente coi dettami della Chiesa.

Mons. Gianfranco Girotti, reggente della Penitenzieria vaticana, intervistato dal Secolo XIX afferma che se i fatti imputati fossero veri, “la Chiesa non può che prendere le distanze, sarebbe contro la sua identità fare finta di nulla”. Dello stesso tenore l’arcivescovo di Chieti Bruno Forte: se “i reati fossero stati commessi”, “chi li ha commessi ha una enorme responsabilità morale” e dovrebbe “fare un passo indietro provando profonda vergogna e lasciare campo ad altri perché il paese ha bisogno di persone che non siano assoltamente imputabili di simili misfatti”.

Da segnalare inoltre l’iniziativa di don Aldo Antonelli, parroco della frazione di Antrosano, nel comune di Avezzano (AQ). Il prete aveva deciso di non celebrare la messa per protesta contro lo scandalo che coinvolge Berlusconi. Aveva lanciato un appello ad un’alta sessantina di parroci, ma poi ha deciso di celebrare il rito esprimendo la sua indiganzione con un manifesto di lutto affisso fuori dalla chiesa. Lutto non solo per “un paese umiliato” dai comportamenti del presidente Berlusconi, ma anche per una “chiesa connivente e concubina / muta e imbavagliata / sensale e mercenaria”. In una nota lo stesso don Antonelli parla di “scandalo” che deve “destare il risveglio e riscattare la Chiesa dal suo silenzio ibernale e, a questo punto anche mafioso”.
Intanto alcune delle donne chiamate in causa per le vicende che coinvolgono Berlusconi difendono il presidente del consiglio e ostentano moralità. Ieri sera, durante la trasmissione Kalispera! condotta da Alfonso Signorini, Karima El Mahroug – in arte Ruby – ha ripercorso la sua vita e il difficile rapporto con la famiglia. Non solo ha affermato di aver subito violenza sessuale da due zii paterni all’età di nove anni. Ma ha anche detto di aver lasciato l’Islam a 12 anni per convertirsi al cattolicesimo, venendo punita dal padre con una “padella di olio bollente”. Anche l’attrice Sabina Began, intervistata dal SkyTg24, ha dichiarato: “Io credo in Dio e posso giurare su qualsiasi cosa che il presidente non ha mai fatto sesso” con Karima.

Valentino Salvatore

Commenti all'articolo

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.76) 20 gennaio 2011 16:36
    Gian Carlo Zanon

    Le parole del Vaticano sono solo parole al vento. La chiesa di Roma è troppo presa a d incassare l’otto per mille dei cotribuenti, che questi lo scelgano oppure no, più l’enorme valanga di danaro alle sue scuole private e quindi è troppo compromessa in modo mafioso come dice questo prete : “chiesa connivente e concubina / muta e imbavagliata / sensale e mercenaria”. Che parla anchedi “scandalo” che deve “destare il risveglio e riscattare la Chiesa dal suo silenzio ibernale e, a questo punto anche mafioso”. Peccato che queste parole non vadano anche nei telegiornali nazionali.

    Comunque va benissimo anche il tuo articolo
    grazie Gian Carlo

  • Di pv21 (---.---.---.247) 20 gennaio 2011 19:53

    Etica no limits > Festini a luci rosse per sollazzare ricchi sedicenti mecenati in fuga dalla vecchiaia.

    Nell’area di matrice cattolica si va dai commenti “indulgenti” di Formigoni (“C’è qualcuno che è senza peccato?”), di Mauro (“La politica non ha il compito di educare”) e della Moratti (“Sono problemi personali che non mi permetto di giudicare”) alle formule “assolutorie” di Giovanardi (“Mi schiero con Berlusconi che è un uomo generoso”), di Pionati (“E’ vittima di presunti amici che hanno lo scopo di lucrare”) e di Rotondi (“E’ un uomo buonissimo e come cattolico le sue feste non mi imbarazzano).

    Forse è Tutta colpa di Carosello se anche in politica si è smarrito il senso ed il valore di Parola e Merito

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