Chi la sente ne è parente, e chi non l’ha sentita...
Non so voi, ma io ho sentito un po’ di puzzo.
Chi di voi non ha sentito niente, si sa, "chi non l’ha sentita, dal... gli è uscita".
Vecchio adagio vecchia saggezza.
Il fatto è molto semplice.
Primo sciopero dei blogger della storia: le cause sono giuste, si discute se sia giusto o meno come azione il non parlare, ma in molti aderiscono, io compreso.
L’idea è di un giornalista, che detto per inciso stimo, che insieme a pochi altri eletti mette su un sito dove convogliare tutte le idee e gli sforzi per una manifestazione. I blogger si iscrivono e vengono accatastati nomi in un angolo, come se in realtà non contassero i partecipanti, i siti, mentre i "creatori" troneggiano sopra la lista con tanto di foto.
Io sono importante, tu no, tiè tiè.
Tra parentesi, Riciard’s ha aderito tra i primi, ma non è stato nemmeno nominato nel listone schiacciato, strano modo di essere democratici, dico io.
Ma non scrivo per ripicca, è solo che ho sentito un po’ di puzzo.
Ad un tratto mi son detto che forse forse andare a giro con dei fazzoletti sulla bocca non fosse proprio la cosa più urgente e totalizzante da fare.
Mi sapeva tanto di scena felliniana, o al massimo di un girotondo morettiano.
Ed io i girotondini li odiavo.
In tutto questo mare magnum in cui anch’io mi sono perso, Marco Travaglio ci ha regalato una perla: a Serravalle, a Cgil Incontri, sostenne che lo sciopero dei giornali, e quindi anche dei blog, era inutile, poichè non si doveva stare zitti, bensì parlare, fino ad essere denunciati!
Sconforto nell’apprendere pochi giorni dopo che come una banderuola al vento il Marco giornalista eroico nazionale aveva aderito con somma sofferenza, ma virtuosa devozione, allo sciopero dei blogger.
Inizio oggi a capire quella canzone di Vasco Rossi: "voglio trovare un senso etc etc etc"...
Comunque sia dormiamo sogni tranquilli, che un eroico Presidente della Repubblica veglia su di noi. Un uomo talmente etico che firma e poi dice "non si fa così".
Uno che tira uno schiaffo e nasconde la mano.
Lo stesso che da piccolo al campino dell’oratorio provocava le risse e scappava via.
"MILANO (Reuters) - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato oggi la legge sulla sicurezza, esprimendo però in una lettera all’esecutivo le proprie perplessità e preoccupazioni sul provvedimento, in particolare in materia di ronde e clandestini." (Reuters)
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