Chi è Tim Cook, il successore di Jobs alla guida della Apple

Chi è Timothy Cook, il nuovo amministratore delegato, così lo possiamo definire noi, mentre gli statunitensi, e non solo loro, lo chiamano Ceo, di Apple?
E’ nato a Robertsdale, in Alabama, nel 1961. Suo padre lavorava come operaio in un cantiere navale, mentre sua madre faceva la casalinga. Si è laureato in ingegneria industriale all'Università di Auburn nel 1982, e ha conseguito un Master in Business Administration all'Università Duke nel 1988.
Inizialmente Cook ha lavorato sei mesi come Corporate Materials in Compaq. Successivamente divenne Ceo della Reseller Division alla Intelligent Electronics. Ha passato dodici anni alla Ibm come direttore della North American Fulfillment, dove si è occupato di gestire la produzione e la distribuzione per l'America del nord e per l'America latina. Dopo l’assunzione alla Apple, nel 1998, gli venne affidato l'incarico di ristrutturare la divisione che si occupa della distribuzione e della manifattura. Grazie alla sua attività l'azienda ha ridotto drasticamente gli inventari, aumentando notevolmente i profitti. Per ottenere questi risultati Tim Cook ha affidato a terzi la produzione e lo stoccaggio dei prodotti Apple, chiudendo magazzini e fabbriche appartenenti all'azienda. Dal 24 agosto è diventato Ceo della Apple, a causa delle dimissioni definitive di Jobs. Di fatto però la Apple è da tempo nelle sue mani. Timothy Cook (ma tutti lo chiamano Tim), 50 anni, guida l'azienda di Cupertino da quando Steve Jobs si è ammalato gravemente nel 2004 e - tranne qualche rara apparizione per presentare i nuovi prodotti - ha delegato al suo braccio destro ogni ruolo operativo. Il nuovo Ceo di Apple, che fa parte anche del consiglio di amministrazione della Nike, fino al 24 agosto era Chief operating.
Appassionato di fitness e di escursioni in bicicletta, alcuni definiscono Tim Cook esigente e spietato sul lavoro. Tra gli aneddoti più ricorrenti, quello in cui si racconta una sua sfuriata nel corso di una riunione quando prese di mira un dirigente, Sabin Khan, dicendogli che sarebbe dovuto migrare in Cina. Sembrava una battuta, ma poco dopo gli si rivolse ancora così: “Perché sei ancora qui?”. Il dirigente filò dritto all'aeroporto di San Francisco senza nemmeno passare da casa: oggi è il responsabile di Apple per la Cina. Abitualmente comincia la sua giornata spedendo e-mail alle 4,30 del mattino ed è solito tenere dei meeting col suo staff la domenica sera per via telefonica per preparare la settimana. È omosessuale dichiarato e single.
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