• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Cavalli lascia l’IDV e passa a SEL

Cavalli lascia l’IDV e passa a SEL

Giulio Cavalli ha indetto una conferenza stampa in cui ha dichiarato di lasciare l'IDV per approdare a Sinistra Ecologia e Libertà. L'autore teatrale che da più di due anni vive sotto scorta perché minacciato di morte dalla mafia, lascia le fila del Gruppo dell'Italia dei Valori al Consiglio Regionale Lombardo - dove era stato eletto un anno fa - per raggiungere il partito di Nichi Vendola

Già stamane, con un comunicato, aveva annunciato la sua fuoriuscita dal partito di Di Pietro: “Abbiamo fatto un percorso insieme all’interno del Consiglio Regionale in un anno lungo, faticoso e ricco di soddisfazioni. Oggi le diverse sensibilità ci spingono ad un gesto di chiarezza, dividendo le nostre strade ma non i valori che ancora ci accomunano”.

Già a fine Aprile aveva lasciato il suo ruolo di Segretario cittadino milanese dell'IDV ma le divergenze si sono acuite in seguito alla mancanza di provvedimenti da parte del suo (ex) partito nei confronti degli esponenti locali che hanno avuto rapporti con 'ndranghetisti.

Qui non si tratta ora di decidere (sulla base dei primi elementi a disposizione) se e quanto sia colpevole l’onorevole Porcino e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Alpignano Tromby Carmelo negli atti dell’operazione antimafia Minotauro e negli incontri con il boss di Rivoli Salvatore Demasi o nelle annotazioni di altri politici del Partito Democratico come scritto nell’annotazione del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino del 5.4.2011: la differenza sta tutta nella reazione politica (e nell’intransigenza) di fronte a queste notizie. Perché gli elettori (anche i nostri) si sono stancati di sentire la favola che se succede a sinistra è una leggerezza e se succede a destra è l’emersione di un sistema e perché non fa bene all’antimafia strepitare per le ombre degli altri se non corriamo a dissipare le nostre (perché non posso che augurarmi che queste ombre siano presto dissipabili).

E un ulteriore momento di rottura si è avuto al momento dell'elezione di De Magistris a Napoli e quella di Pisapia di Milano

Luigi era un infame ricattatore che voleva distruggere il partito (e io e Sonia Alfano con lui) secondo alcuni che oggi lo appendono come manifesto della vittoria. Forse la cautela nei giudizi (e la memoria dei giudizi) è un valore che splende sotto questo vento.

Cavalli ha dalla sua l'estrema coerenza e chiarezza manifestata in questi anni di lotta politica, sociale e artistica. Lotta che gli è costata una vita sotto scorta e tutte le difficoltà collegate. Ma Cavalli non si batte solo contro le mafie ma anche contro i benefici della casta e infatti, solo due giorni fa, ha presentato una mozione - che è riuscito a far votare all'unanimità - per ridurre i compensi dei consiglieri regionali ed eliminare completamente il vitalizio spettante ad ogni consigliere e l’indennità di fine mandato. 

Per SEL Giulio Cavalli potrebbe rappresentare il ponte per ritornare ad essere un partito presente al nord e guidare la sinistra spaesata, quella sinistra che alle ultime politiche fu capace di perdere persino Sesto San Giovanni - la Stalingrado d'Italia -. Giulio Cavalli cambierà partito ma certamente non cambieranno i sui valori.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares




Ultimi commenti