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Cassazione. Multe nulle se il civico di casa è sbagliato

Un automobilista vessato si era visto recapitare una cartella esattoriale da 331 euro in seguito a tre sanzioni di cui non era mai stato informato. Il giudice di pace di Roma, nell’aprile 2005, lo aveva condannato a pagare le tre multe in quanto il Comune, nonostante l’assenza del destinatario a casa, aveva provveduto a dare comunicazione delle multe in deposito con raccomandata con avviso di ritorno. Secondo il giudice di pace, dunque, ’’la compiuta giacenza si riferiva proprio alle raccomandate con ricevuta di ritorno”.

Questo tormento, per un ignaro automobilista romano, era iniziato nell’aprile 2005 quando si vide recapitare una cartella esattoriale da 331euro. Anche il Giudice di Pace, dopo il ricorso, lo aveva condannato al pagamento di detta somma ma, stanco delle vessazioni costretto a patire, come tanti altri automobilisti, si è rivolto alla Cassazione e dopo 4 anni, ha finalmente avuto giustizia. Infatti, con la sentenza numero 19323/2009, la Seconda Sezione Civile della Cassazione ha stabilito che sono da considerarsi nulle le multe notificate se recano un numero civico di casa sbagliato o se l’ufficiale giudiziario, al momento della notifica, dimentica di affiggere alla porta dell’abitazione del destinatario l’avviso con cui si dà comunicazione della sanzione amministrativa, quando lo stesso destinatario sia assente.

Con questa sentenza la Cassazione ha dato ragione ad un automobilista della capitale che si era visto recapitare a casa una cartella esattoriale con la quale il Comune di Roma gli intimava il pagamento di 331 euro, in seguito a tre sanzioni amministrative di cui non era mai stato portato a conoscenza.
 

la Corte ha accertato che le raccomandate ’’non erano state recapitate ma erano state restituite al mittente per compiuta giacenza”. In una delle notifiche però “risultava errato il civico presso il quale risultava essere stata fatta la ricerca da parte dell’ufficiale notificante’’.
 
I giudici concludono, ’’il mancato deposito degli avvisi di ricevimento della notifica’’ vuoi perché l’ufficiale giudiziario ha sbagliato il civico dell’abitazione o perché ha dimenticato di affiggere alla porta l’avviso, ’’se non giustificato, non può che determinare l’assoluta incertezza in ordine alla corretta conclusione del procedimento notificatorio’’. Di conseguenza, ’’in assenza di notifica valida, l’obbligo di pagare la somma dovuta si estingue’’.
 
Ora sarà il Comune di Roma a dover pagare 400 euro di spese processuali.

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