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Case occupate: a Catania la spossante traversia di Castorina

L’invasione illegale di immobili è un fatto che da molti anni ha subìto uno sviluppo così incommensurabile da trasformarsi in emergenza abitativa ed in piaga sociale. 

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Ogni centro abitato è teatro di siffatta tematica, che, esplodendo in conflitti sociali, è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Poiché la proprietà immobiliare ha anche la finalità di produrre un reddito ulteriore per quelle persone aventi la necessità di conseguire un reddito, il danno patito dal proprietario, che viene spogliato di un bene primario, come la casa ereditata o acquistata è di natura sia economica che morale.

L’occupazione abusiva di un immobile da parte di un individuo, privo di un titolo legittimo o clandestinamente, che decide di stabilirsi in un immobile di proprietà altrui, rappresenta una grave violazione dei principi dettati non soltanto dalla Costituzione (artt.2 e 3) ma anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, giacché comprime l’inviolabile diritto di proprietà. Ad essere particolarmente colpito, è il giovane Giuliano Castorina, presidente del comitato “Ridateci casa nostra!”. Nonostante la sentenza favorevole del giudice emessa nel novembre dello scorso anno, incontra la resistenza degli occupanti abusivi, che non vogliono saperne di liberare l’edificio. “Il 29 febbraio finalmente è venuto l’ufficiale giudiziario per dare esecuzione alla decisione del magistrato; ma non posso salire per decisione dell’affittuaria occupante. Egli ancora ha lasciato scegliere, malgrado lo sfratto da novembre. Con i vicini udiamo pure urla insieme alle mie tre avvocatesse, malgrado ciò non sia normale ciò. Per l’ennesima volta strani comportamenti; ma almeno è riuscito ad entrare l’ufficiale, il quale ha concesso tempo per i bagagli promettendomi quattro accessi fino al massimo del 15 maggio.

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Nonostante ciò, essi sono ancora dentro e continuano a lavorare con lo sfratto convalidato dal 23 novembre, ignorando qualsiasi reato penale e civile, che ne consegue. Da ciò e, come se non bastasse, il 27 febbraio sono stato sotto interrogatorio dai Carabinieri di Catania, indagato per appropriazione indebita d’una macchinetta per il caffè, oggi detenuta all’interno del b&b, la quale viene usata per i clienti. Denunciai più volte il fatto direttamente agli stessi militari dell’Arma e indirettamente allora tramite un mio amico intestatario sollecitandone la restituzione, benché pagassi io le rette, ed era lì provvisoriamente e non definitivamente, poiché non di loro proprietà, come non lo sono molte altre cose non previste dall’iniziativa “Resto al Sud” (vasche, carrellini, vasche idromassaggio, camera del proprietario, veranda, mensoline e molto altro di accessori ed utensili presenti all’interno non di proprietà della affittuaria, la quale non sta pagando più niente: né canoni, né utenze mantenute in un permanente stato di morosità (spese di condominio ed erogazione elettrica, il cui gestore oggi mi chiama a pagare utenze non fruite per circa € 2600. Oltre ad avere speso € 7500 di vecchi e nuovi legali ad oggi mi ritrovo ancora fuori casa e non ho potuto dare un confortevole tetto neanche al mio figlioletto neonato. Il paradosso è che la famiglia della mia ragazza neanche crede più nella liberazione, così come parte della mia famiglia ed amici, in cui è crollata la fiducia non solo verso questa gente, che mi rimprovera la scelta; ma anche verso le istituzioni e i loro tempi biblici”. Se ciò non si dovesse verificare, poiché l’occupante non adempie in conformità alla sentenza, sarà necessario allora instaurare un procedimento esecutivo di rilascio, affinché l’ufficiale giudiziario del Tribunale competente per territorio esegua la pronuncia immettendo nel possesso del bene il legittimo proprietario. È possibile che l’ufficiale giudiziario debba perfino ricorrere all’assistenza della forza pubblica per un rilascio forzoso del bene a causa della condotta ostruzionistica dell’occupante, rientrando quest’ultima fattispecie negli auspici di Castorina, il quale chiede soltanto di ottenere il maltolto e restituire serenità e conforto alla sua compagna ed al suo figlioletto appena nato.

Foti Rodrigo

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