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Carceri sovraffolate? Uno su mille ci va

In Italia ci sono 60 milioni di abitanti.

Le carceri hanno posti al massimo per 60.000

I nostri governanti, di destra e di sinistra, hanno calcolato che solo un italiano su mille delinque tanto da essere messo in prigione. In questi giorni siamo alle solite. Comincia la campagna di chi dice, giustamente, che in queste condizioni non possono stare più di sessantamila persone. Alti moniti lancia il Ministro Alfano, che dice a noi quello che noi invece diciamo a lui - bisogna costruire più carceri -. Gruppi di familiari dei carcerati propongono ricorsi alla Corte Europea (tutto già visto in altre occasioni anche recenti). S’invoca, questa volta, l’amnistia. Tutto ben coordinato dal Governo attuale che mette a disposizione le televisioni per aumentare il polverone. Probabilmente sono state fatte delle promesse alla mafia ed è ora di pagare i debiti elettorali siciliani.


Nessuno sembra tener conto che l’Italia attualmente sta importando delinquenza da tutto il mondo. Parole del Primo Ministro romeno: "abbiamo svuotato le carceri e so per certo che la maggioranza dei carcerati è andato in Italia".

Se negli Usa usassero il rapporto uno per mille, in carcere vi dovrebbero stare circa trecentomila persone. Invece nelle carceri americane vi sono un milione e mezzo di detenuti, per cui il loro rapporto è uno su duecento. Probabilmente è un rapporto troppo alto per l’ Italia, ma direi che passare all’uno per cinquecento sarebbe necessario. Occorrono altri sessantamila posti. Poiché costruire in fretta sembra impossibile, vorrei suggerire di adattare gli alberghi a carceri. Vi sono molti alberghi perennemente vuoti (dicono), se non nel periodo estivo. Basta recintarli adeguatamente ed alloggiarvi in modo migliore i carcerati. Raggiungendo anche lo scopo di umanizzare i rapporti e tentare di avvicinarsi al dettato costituzionale di un recupero sociale del detenuto.

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