• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Caltagirone ricorda il giorno 27 gennaio con “La notte" di Elie (...)

Caltagirone ricorda il giorno 27 gennaio con “La notte" di Elie Wiesel

L’IIS Cucuzza Euclide di Caltagirone ricorda il giorno 27 gennaio rappresentando “La notte" di Elie Wiesel 

Sabato 27 gennaio dalle ore 11.30 presso l’azienda agricola dell’Istituto Tecnico Agrario in via Balatazze 32 l’IIS “Cucuzza Euclise”celebrerà il “Giorno della Memoria” mettendo in scena uno spettacolo liberamente tratto da “La Notte” di Elie Wiesel sopravvissuto all’Olocausto e premio Nobel per la Pace.

Il romanzo ricostruisce la sua storia descrivendo le atrocità del campo di concentramento e la progressiva discesa agli inferi che lo allontana da quello stesso Dio che pensava che gli avesse dato il privilegio di renderlo “eletto” mentre quello stesso “privilegio” lo conduce alla morte non solo fisica ma alla morte della sua stessa fede, alla morte di Dio.

Chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo scriveva Primo Levi a monito per le future generazioni. La nostra scuola – afferma la dirigente prof,ssa Mara Malignaggi – ha da sempre fatto proprio questo monito declinandolo nella formazione dei nostri alunni. Abbiamo bisogno principalmente di bravi cittadini che sappiano essere anche dei bravi tecnici. In particolare quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dell’emanazione delle leggi razziali pertanto la giornata del 27 gennaio sarà solo l’inizio di un percorso formativo che interesserà tutto l’anno 2018”.

L’opera di Elie Wiesel è stata rielaborata ed adattata dal prof. Franco Murgo che utilizzando lo scenario naturale delle campagne dell’ITA ricostruisce sul piano emotivo lo stato di privazione e di sofferenza vissuto dai deportati a Buchenwald. Protagonisti saranno gli studenti che, indossando il pigiama a righe, leggeranno alcuni brani del romanzo sotto la sapiente supervisione della prof,ssa Benedetta Russo.

Ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l'aggressore queste sono le parole di Elie Wiesel che ci hanno fatto da guida nella messa in scena dell’opera di Wiesel – afferma il prof. Murgo- ci auguriamo che il messaggio arrivi chiaro nella mente e nella coscienza dei nostri alunni perché il passato non si ripeta” 
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità