Burqa e minishort: la provocazione di NiqaBitch in Francia
Il video è stato postato undici giorni fa su Vimeo e sta facendo il buzz in Francia. Loro si chiamano NiqaBitch e sono due giovani che, in protesta (e risata) contro la legge adottata dal Parlamento francese il 14 settembre scorso contro l'uso del niqab e del burqa negli spazi pubblici hanno deciso di metterlo (il burqa), ma in short e tacchi. E di passeggiare in centro a Parigi.
Rue89, lo scorso giovedì, ha pubblicato una loro tribuna dove spiegano le ragioni della loro “protesta”. «Mettersi semplicemente il burqa sarebbe stato troppo semplice. Allora ci siamo poste la questione: come reagirebbero le autorità di fronte a una donna con un burqa E degli short?». Ecco il video:
(Per correttezza aggiungo che il video originale si trova suVimeo - dove le ragazze hanno un conto - ma che questo blog non ne supporta il formato)
Ma qual è stata la reazione in strada? Le ragazze dicono di non aver incrociato nessun politico – benché abbiano sfilato sotto i ministeri – ma che la gente è apparsa entusiasta. Qualcuno divertito, qualcuno curioso, chi clacsonava: i dettagli nel video. Le NiqaBitch precisano che, benché una di loro sia mussulmana, non si sentono particolarmente toccate dalla legge – «Lo diciamo chiaramente: coprirsi il viso e prendere le sembianze di Dark Vador in nome dell'Islam.. non è che ci è chiaro...» – e che lo scopo non è «attaccare gli integralisti mussulmani, ma piuttosto interpellare i politici che hanno votato questa legge, che riteniamo anticostituzionale. E poi.. una risata è un buon modo di denunciare, no?»
La legge in Francia
Ricordiamo che la legge francese prevede il divieto dell'uso del burqa e del niqab negli spazi pubblici e, come sanzione, 150 euro di multa con, se necessario, uno stage “di cittadinanza”. Inoltre, e qui sta anche la “novità” della legge francese, chi obbliga la donna a portare il velo integrale può rischiare un anno di carcere e 30mila euro di ammenda.
«Vivere la République a visto scoperto: è una questione di dignità e di uguaglianza. È una questione di rispetto dei nostri principi repubblicani», ha dichiarato il Ministro della Giustizia francese Alliot-Marie dopo il voto il 14 settembre scorso. «Il velo integrale dissolve l'identità di una persona in quella della comunità. Rimette in causa il modello di integrazione “alla francese”, fondato sull'accettazione dei valori della nostra società». Inoltre, secondo il Ministro, la legge si basa «sul un principio costituzionale, quello dell'ordine pubblico». Secondo i dati del ministero degli interni (da fonti di polizia) in Francia ci sono circa 2000 donne a portare il velo integrale. Ricordiamo che, sempre secondo le stime (visto che le statistiche etniche sono vietate in Francia), ci sono cinque milioni di mussulmani nel Paese, che rappresentano la più grande comunità in Europa.
E, a proposito di ordine pubblico, Le Figaro racconta di due rapine avvenute a Marsiglia: una nel novembre 2009 e una nell'agosto scorso. In entrambi i casi i rapinatori hanno agito nascondendosi dietro a un burqa.
Francesca Barca
Europa451
Qui l'articolo apparso su Rue89
Qui i dettagli della legge francese
Qui il nostro dossier sulle leggi e proposte per vietare il burqa in Europa
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