• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Bruce Springsteen: una festa della musica a Padova con il Boss

Bruce Springsteen: una festa della musica a Padova con il Boss

Bruce Springsteen incanta Padova alla sua prima assoluta nella città del Santo. La fredda primavera e la pioggia sono state battute dal calore sprigionato dal Boss e della sua E Street band e dagli oltre 40.000 presenti.

Springsteen e il suo pubblico. Il pubblico e il suo Boss. Un matrimonio indissolubile, uno scambio continuo di emozioni e vibrazioni positive, in cui alla fine non capisci chi ha bisogno di chi. Questo è avvenuto a Padova, come a Napoli e come oggi, lunedì 3 giugno succederà a San Siro a Milano.

Il Boss ama l'Italia e gli oltre 40.000 dell'Euganeo glielo hanno corrisposto in pieno, questo amore totale, nelle tre ore di concerto. Una scaletta lunga, suonata che più tirata non si poteva e evento nell'evento Born to run suonato per intero. Una magia che è riuscita a rapire un pubblico transgenerazionale, famiglie con pargoli al seguito, rocker brizzolati e giovani che ancora non erano nati quando Bruce gridava la sua rabbia e disillusione del sogno americano in Born in the USA.

Quando dopo l'omaggio pomeridiano di due pezzi acustici, questo splendido ragazzo del New Jersey è ritornato la sera e inizia con una versione graffiante di The Ghost of Tom Joad, abbiamo compreso tutti che le danze si aprivano. L'evento del quale un giorno potremo dire con fierezza "io c'ero", inizia a prendere quota e meglio essere forti di cuore perché l'energia che Springsteen e la sua E Street Band ti riversano addosso è tanta, che non ti rendi più conto di come il tempo stia comunque scorrendo inesorabile. 

Non puoi rimproverargli nulla, a lui, perchè il Boss ti ha dato tutto quello che doveva darti. Nulla ci fa se non ha suonato The River o Atlantic City o I'm on Fire. Con 29 pezzi suonati chi potrebbe mai essere così sfrontato da potergli chiedere ancora qualcosa? Eppure ognuno di noi presenti, al termine di questa magica serata, dopo una tiratissma cover di Twist and Shout abbiamo sperato che quel momento in cui si accendono i riflettori dello stadio, illuminando a giorno lo stadio e dove i roadies lesti lesti, iniziano a smontare tutto, non arrivasse mai.

Bello notare che le canzoni della sua ultima fatica Wrecking Ball siano già entrate nelle teste dei fan, di come sembrava di essere a New Orleans durante il carnevale per un momento anziché nella pianura padana, per via delle simpatiche e gioiose coreografie che Bruce con la sua sezione fiati e coristi hanno inscenato più volte. Di come non potremo dimenticarci di quel ballo con una signora chiamata sul palco o di quel bambino chiamato a cantare la strofa di Waiting on a sunny day.

Una festa della musica che per una sera è riuscita a distogliere le menti e i cuori da tutta la negatività di quello che ci circonda, foss'anche solo il tempo piovoso che ci farà a lungo ricordare questa fredda e algida primavera. La voce più profonda e autentica di questa America. È stata qui a Padova e non ce ne dimenticheremo mai.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares