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 Home page > Attualità > Economia > Brevi dal mondo dell’oil

Brevi dal mondo dell’oil

  1. Una relazione da parte del ministero dei Trasporti americano riporta il maggior calo mensile di "miglia guidate" in 66 anni durante il mese di agosto. Gli Americani hanno drasticamente alterato le abitudini di guida in questo periodo di recessione economica tagliando i viaggi e rivolgendosi all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici: ciò è quello che gli economisti chiamano "distruzione della domanda".
  2. Il Fondo monetario internazionale stima che Teheran ha bisogno di un prezzo del petrolio di 75 $ al barile per evitare il deficit di bilancio: ogni discesa di 1 $ provoca all’Iran una perdita secca di un miliardo di dollari.
  3. Gazprom ha annunciato che Russia, Iran e Qatar (possessori di più della metà del gas naturale del mondo) hanno deciso di formare una "troika del gas’ per l’esplorazione e la produzione.
  4. Affinchè i progetti di esplorazione offshore "deepwater" siano redditivi l’Angola ha necessità di un prezzo del grezzo a 70 $.
  5. La PetroChina, il più grande produttore di petrolio in Asia , può acquistare imprese del settore energetico rese vulnerabili dalla crisi globale del credito per espandere la produzione e soddisfare l’aumento della domanda di carburanti in Cina. La China National Petroleum Corp ha firmato un accordo con la compagnia petrolifera di Stato dell’Uzbekistan per sviluppare congiuntamente un campo di petrolio nel paese dell’Asia centrale. Il livello di lavorazione delle Raffinerie cinesi è sceso al più basso livello degli ultimi quattro mesi a causa dell’aumento delle scorte di carburante.
Difficilmente passa giorno senza sentire di un rinvio o annullamento di nuovi progetti di produzione di grezzo. Una combinazione di crollo dei prezzi del petrolio, di calo della domanda e indisponibilità di liquidità nonchè i timori di un tracollo economico globale sono ragioni più che sufficienti per arrestare molti progetti.
Più a rischio sono i progetti con un elevato costo del capitale per barile di produzione (ad esempio sabbie bituminose e perforazioni deepwater). Anche in Brasile, dove si parlava di progetti di perforazioni deepwater da sviluppare nel prossimo biennio ora si assiste a rinvii dell’ordine del decennio.

Gli ultra-conservatori sauditi sembrano navigare in difficoltà finanziarie con il trend discendente del prezzo del petrolio tanto che la scorsa settimana il re Abdullah ha sentito il bisogno di trovare parole rassicuranti per il suo popolo!
La produzione mondiale è attualmente a livello di 85 milioni di barili/giorno e , senza lo sviluppo dei progetti per i nuovi campi di produzione, scenderà al ritmo di 3-4 milioni di barili giorno all’anno con un forte impatto sul prezzo del petrolio nei prossimi 5-6 anni.

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