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Brasile, medico uccide pazienti per evitare il sovraffollamento ospedaliero

Problemi di sovraffollamento ospedaliero? Un medico brasiliano, Virgina Soarez De Souza, aveva trovato la sua (macabra) soluzione.

De Souza, vedova cinquantaseienne, è considerata responsabile della morte di almeno 300 dei suoi pazienti, 7 accertati.

La donna, in servizio presso l'ospedale evangelico di Curitiba, è stata arrestata il mese scorso, e su di lei pesa l'accusa di 7 omicidi aggravati. La denuncia è sta estesa a tre medici, tre infermiere e un fisioterapista, che lavoravano sotto la sua supervisione.

I procuratori dello stato di Paranà, attraverso le intercettazioni di conversazioni telefoniche avute da De Souza, spiegano che la donna giustificava il sacrificio di massa come una soluzione per liberare letti da destinare a nuovi pazienti.

"Voglio ripulire il reparto di terapia intensiva, mi sta innervosendo" affermava in una registrazione.

Somministrando il pancuronio, un rilassante muscolare, che aumentava la dipendenza del paziente ai macchinari per la respirazione artificiale, e riducendo pian piano il dosaggio di ossigeno, provocava la morte dei pazienti per asfissia.

L'avvocato della donna, Elias Mattar Assad, ha spiegato ai responsabili delle indagini che il tutto è dovuto a un fraintendimento della cliente rispetto al funzionamento di un reparto di terapia intensiva, e confida nel fatto che, una volta dimostrata la cosa, riuscirà a rendere chiara la sua innocenza.

In seguito all'analisi delle cartelle cliniche di 1700 pazienti che sono stati in cura presso l'ala ospedaliera durante la permanenza di De Souza, ci si aspetta che emergeranno nuovi casi di omicidio : "Abbiamo già più di 20 casi accertati, e ce ne sono circa 300 in più che stiamo approfondendo" ha spiegato alla TV brasiliana il responsabile delle indagini.

Se si accerterà la veridicità dei 300 casi sotto esame, avremmo a che fare con uno dei peggiori killer seriali della storia. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.246) 30 marzo 2013 09:18

    De Souza, questo presunto medico assassino è da mettere al carcere a vita senza sconto, ma per quanto riguarda il caso Ospedale Evangelico, ho i miei fondati dubbi che non è vera questa supposizione, ovvero, non consta la veridicità dell’ Ospedale in merito, in quanto i fedeli che controllano i pazienti e li sostengono spiritualmente, si sarebbero accorti da subito di questa morte di massa, e avrebbero denunciato il caso immediatamente ancor prima che prima che altre morti si verificassero nello stesso Ospedale Evangelico, se così fosse!
    Perciò quando si mette in evidenza un Ospedale bisogna anche citare il luogo e la città in cui si è manifestato l’episodio, se si vuole dare credibilità alle notizie giornalistiche.

    • Di Giulia Usai (---.---.---.123) 2 aprile 2013 14:00

      "La donna, in servizio presso l’ospedale evangelico di Curitiba, è stata arrestata il mese scorso". Basta leggere l’articolo per notare che si nomina chiaramente, e sin dalle prime righe, la città in cui si è svolto il fatto: Curitiba, nello stato di Paranà. 

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