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Bobby Charlton: gli dei dello sport

BOBBY CHARLTON (INGHILTERRA, 1937) CALCIO

Considerato fra i più grandi centrocampisti-attaccanti di tutti i tempi, era tecnicamente fortissimo ed estremamente poliedrico. Intelligente tatticamente, potente ed elegante al tempo stesso, era abilissimo nel distribuire la palla (poteva calcolare i passaggi al millimetro in tutto il campo, raggiungendo i compagni di squadra con incredibile precisione) e nell'adempiere ai propri compiti di regia, che si univano a quelli di centravanti. Dotato di un ottimo tiro dalla media e lunga distanza, oltre che di un buon colpo di testa - per delle qualità che gli consentivano di andare spesse volte a rete - fu tra i pochi superstiti del disastro aereo di Monaco di Baviera che nel 1958 colpì il Manchester United, la sua squadra per eccellenza, con la quale giocherà 792 volte segnandovi 265 gol (33% di media gol), vincendo 3 “Scudetti” ed 1 Coppa dei Campioni (doppietta in Finale 1968), diventando la bandiera per antonomasia dei Red Devils. Il suo record di gol stagionali fu di 29 (nel ’58-’59), ma in genere si fermava a 10/12. Eletto Pallone d'oro 1966, si ritirò a 39 primavere.

Coi Leoni inglesi vinse da protagonista il Mondiale 1966 (doppietta in Semif.), condividendo l'apoteosi con suo fratello Jack (difensore), anch'egli leggenda del calcio britannico. Si ritirò dalla Nazionale nel 1970 dopo l'amaro Mondiale messicano, con 106 presenze e 49 gol (di cui 4 ai Mondiali).

Foto: Wikimedia

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