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Bimbi abbandonati in auto o cotti al microonde

Terrificante. Non si trovano altri aggettivi. E’ terrificante apprendere che al giorno d’oggi, si possano dimenticare o lasciare intenzionalmente i figli in auto o – peggio ancora – cuocerli in forno al microonde. Si, avete letto bene. Non bastavano le cronache che riportavano di genitori “distratti” tanto da lasciar morire i propri figli di ipertermia, dimenticati per ore in automobile o addirittura di genitori che li hanno volutamente lasciati chiusi in vettura per poter passare indisturbati ore ed ore alle macchinette mangiasoldi.

L'ultima in termini di tempo. In provincia di Arezzo, una ventunenne separata e con figlioletto di tre anni, pur di poter partecipare ad una festa organizzata da amici, non si fa scrupolo di chiudere il piccolo in auto alle 22:00.

Alcuni abitanti hanno notato il piccolo ed hanno allertato i Carabinieri che hanno intuito che la madre potesse trovarsi all’interno di una vicina abitazione da dove provenivano musica e risate.

La donna candidamente, ha detto di aver lasciato il bimbo in auto in attesa dell’arrivo dell’ex marito che doveva prendersene cura. Denunciata per abbandono di minore, le è stato riaffidato il figlioletto con la “promessa che non avrebbe mai più fatto una cosa simile”. Cose dell’altro mondo. Cioè del nostro.

Ma se eravate inorriditi per notizie di questo genere, preparatevi: ora ci si mette pure la cronaca nera che più nera non si può.

In questi giorni infatti, è apparsa una notizia sconcertante. Che ha tolto il velo ad altre notizie dello stesso tenore. Nei moderni Stati Uniti, una mamma orientale che vive negli States è stata tratta in arresto dopo tre mesi di indagini, per aver ucciso la propria figlioletta di appena sei settimane mettendola dentro nel forno a microonde.

Gli investigatori fin dall’inizio hanno notato strane bruciature su tutto il corpo. Alla fine, la sinistra scoperta: la bimba è morta per esser stata “cotta” - letteralmente - in forno. Agghiacciante.

A quanto pare però, non è il primo caso del genere. Si erano già registrati un paio di casi simili, avvenuti sempre negli Stati Uniti. Il primo avvenuto nel 2000 in Virginia. Stesso scenario. La mamma mette in microonde la povera neonata e la uccide. Ed ancora, nel 2005 una giovane madre mette la propria figlia nel microonde, uccidendola. Pochi giorni fa la conferma dell’ergastolo per la madre aguzzina.Insomma: a quanto pare la disumanità umana non ha limiti.

Quali motivazioni possiamo portare a sostegno di certi comportamenti? La follia? Un raptus momentaneo? Assoluta mancanza di criteri umani? Irresponsabilità?

Per quanto riguarda gli ultimi casi di abbandono di minori in auto, qualcuno parla di stress. Altri inorridiscono e condannano pienamente chi ha perpetrato un omicidio forse davvero involontario.

Sicuramente, è una bella gatta da pelare.

La cosa però che appare più sinistra, è la mancanza di informazione su larga scala relativamente casi di questo genere. In effetti, data la notizia, i media nazionali passano ad altro. E’ necessario avere a che fare con le strutture ospedaliere o con le istituzioni per poter ottenere informazioni e pure un libercolo che spiega cosa accade ad un cucciolo d’uomo se lasciato soffocare per ore al caldo di una vettura chiusa sotto il sole.

Nessuno che pubblicamente ed in maniera continuativa, metta in guardia dalla possibilità di dimenticare un essere umano per ore. Nessuno che sensibilizzi la cittadinanza sui campanelli di allarme da tenere in considerazione su eventuali raptus di follia che possono apparire al’improvviso anche su sogetti reputati “sani di mente”.

Ad esempio: sapevate che il calore che si sviluppa all’interno di una vettura sale di 15° ogni 15 minuti? E che in un bimbo la temperatura corporea sale molto più velocemente che in un adulto? Bastano quindi pochi minuti per arrecare eventuali danni cardiocircolatori in un organismo infantile. Figuarsi lasciarvelo per ore. In circa due ore, a seconda del grado di ipertermia, si può arrivare alla morte.

In attesa che le Istituzioni promuovano campagne di sensibilizzazione su scala nazionale, mettiamoci un pò di impegno. Se portiamo in vettura i nostri piccoli, facciamo in modo che siano al centro della nostra attenzione. Controlliamo e ricontrolliamo bene di non aver lasciato in auto i piccoli, così come so fa a volte per accertarsi di non lasciare il portafogli o la borsetta.

E se notiamo qualcosa di strano, come un bimbo da solo in auto, non perdiamo tempo: immediatamente chiamare il 113 o il 112. Meglio un eccesso di zelo che tanti piccoli angeli in cielo.

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