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Batosta per Minzolini: il Tribunale reintegra Tiziana Ferrario


Altra batosta per Minzolini. Lo ricordo bene il fattaccio: ci fu una bega interna che vide protagoniste Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario. Entrambe sparirono magicamente dal teleschermo in un battibaleno. La prima se ne andò di sua sponte, appiccando nella bacheca della redazione una letterina pubblica indirizzata al Direttore. La seconda fu rimossa dietro scuse improbabili. Ma si capiva lontano un miglio che le due giornaliste erano andate in puzza a Minzotin, perché non concordi con la sua linea editoriale di regime. Il megafono berlusconiano perde colpi e il perché è lampante. Lo diceva chiaro e tondo, Tiziana Ferrario, in questa intervistanon è più il telegiornale di tutti. 

Nell’ultimo sondaggio, di fatto, gli ascolti del Tg1 calano vistosamente, ma resta ancora molto influente. Sviscerare la disinformatia minzoliniana è dunque un dovere, affinché il pensiero di massa sia sempre più libero di attingere a fonti imparziali ed equilibrate. La vittoria della ex conduttrice riabilitata è l’ulteriore dimostrazione di quanto il responsabile numero uno del Tg di Stato sia di parte.

L’allontanamento della giornalista sapeva talmente tanto d’ingiustizia, che solo ai ciechi non era evidente. Ma la Ferrario non si arrende e si rivolge alla Giustizia. Oggi il Tribunale accoglie il suo ricorso e  la reintegra alla conduzione del seviizio pubblico di Rai uno, con le seguenti motivazioni:

I provvedimenti che hanno riguardato la Ferrario sono stati adottati in contiguità temporale con la manifestazione, da parte della lavoratrice, del dissenso alla linea editoriale impressa al telegiornale dal nuovo direttore, con l'adesione da parte sua alla protesta sollevata dal cdr e diretta a far applicare nel tg i principi di completezza e pluralismo nell'informazione e, infine, con la mancata sottoscrizione da parte della stessa del documento di censura al cdr il 4 marzo scorso.

Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi, caro Minzolini, asservito al Silvotere. Basta sbugiardare, denunciare, svergognare quelli come te. Combattere con tutte le armi civili a disposizione. E mai arrendersi ai più o meno palesi abusi di potere. Mai.

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