• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Bahrain e il Gran Premio di Tien An Men

Bahrain e il Gran Premio di Tien An Men

Fa impressione usare certi strumenti come Google News o anche Maramushi News e rendersi conto che la notizia del possibile annullamento del Gran Premio del Bahrain (o Bahrein all'italiana) ha una visibilità e una diffusione molto superiore a quella delle rivolte e della spietata repressione governativa nello stesso paese.

È intervenuto persino il Dipartimento di Stato a chiedere il rispetto dell'incolumità dei manifestanti, dopo che il regime ha mandato come un ladro nella notte le sue truppe mercenarie (stranieri scelti tra quelli di fede sunnita, che guadagnano la cittadinanza con il servizio militare) a fare strage di manifestanti non violenti che dormivano. Gli Stati Uniti hanno un'importante base militare nel paese, militarmente insignificante quanto strategicamente rilevante. Si mormora che la monarchia saudita abbia inviato rinforzi e l'impressione che a Manama si giochi una partita importante è palpabile, evidente da tutto quello che si muove intorno alla protesta, anche se riguarda un micro-stato con la popolazione complessiva di una media citta.

Ma il grande circo della Formula 1 muove più attenzione dell'ennesima Tien An Men araba, così le sue sorti interessano molto di più di quella dei poveri sudditi repressi nel sangue. A loro volta i padroni della Formula 1 non hanno motivo di covare rancore verso la famiglia reale, con la quale sono in affari da anni.

390x210_2011-f1-tickets_390x210_201009291012Ovvio che non abbiano alcun interesse a criticare il bagno di sangue, meno ovvio invece il motivo per il quale potrebbe essere annullato il prossimo Gran Premio. Si parla di motivi di "sicurezza", ma non si fa riferimento alla possibilità di violenze verso i gentili ospiti venuti a divertirsi con le macchinine e nemmeno si tratta di un eufemismo per smarcarsi dagli assassini al governo. Si tratta del fatto che, stante il livello della repressione, l'intero corpo medico del Bahrain è occupato a curare le vittime della furia della soldataglia e probabilmente lo sarà nei prossimi giorni, tanto che non potrà presidiare il Gran Premio in numero congruo con i protocolli dell'organizzazione. E lo stesso problema potrebbe porsi per altri addetti alle emergenze o alla sicurezza in senso stretto, come pompieri e polizia, inconvenienti insuperabili. 875-Mideast_Bahrain_Protests.sff.standalone.prod_affiliate.98

Il re del Bahrain non parla, tace dall'inizio della crisi, i suoi soci occidentali parlano d'altro, gli USA si limitano al minimo sindacale, ma la crisi è più importante di quanto non sembri, una miccia accesa nella Penisola Arabica non è cosa da sottovalutare. Di sicuro è più rilevante delle sorti di un Gran Premio. Che però vende moltissimo, molto più di queste storie di morti e rivolte, tutte uguali e commercialmente deprimenti per i grandi network che si occupano d'informazione (poco) e intrattenimento. La pubblicità in mezzo alle notizie di guerre e rivoluzioni si vende di meno, molto meglio il Gran Premio di Tien An Men, sarebbe un vero peccato se dovesse saltare

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares