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 Home page > Attualità > Cronaca > Bandiera arcobaleno alla finestra

Bandiera arcobaleno alla finestra

Ho tenuto la bandiera arcobaleno, simbolo di pace, appesa al balcone per due mesi.
Era la prima volta in vita mia che manifestavo pubblicamente contro la guerra. Ero certo che se l’Italia avesse iniziato il cammino contro la pace alla fine sarebberoarrivati morti e feriti.

E’ morto un soldato italiano, per giunta un geniere, corpo in cui ho militato obbligatoriamente a suo tempo. La guerra deve essere un’arma di difesa. L’Italia può andare in guerra, al massimo, coi paesi confinanti. Mandare a morire dei giovani in terre così lontane è frutto di una ideologia che non dice la verità. Se volete conoscere la verità andate al cimitero di Redipuglia, il cimitero italiano della prima guerra mondiale. Poi leggete gli antefatti della prima guerra mondiale. Scoprirete che l’Austria era disponibile a cedere all’ Italia i territori che poi abbiamo conquistatato con un milione e mezzo tra morti e feriti.

Ma il premier di allora decise di entrare in guerra, perchè non c’era lavoro per tutti ed era meglio indirizzare le spinte "rivoluzionarie socialiste" verso un nemico esterno piuttosto che verso rivendicazioni difficili da esaudire. Così vanno le cose da tempo. Mussolini mandò truppe in Etiopia per dare della terra ai braccianti disoccupati. Gli italiani entrarono in Libia nel 1911 per conquistare un poco di terra per i disoccupati del tempo. Imparatelo tutti: Mentre si dà la terra da dissodare ai disoccupati, contemporaneamente fanno affari d’oro gli industriali nelle retrovie. E purtroppo chi avrebbe qualcosa da dire, a proposito di debiti pubblici e scandali vari, è costretto a tacere perchè "il nemico ci ascolta".

Anche i morti attuali portano ricchezza a qualcuno. Mentre risuonano le note del silenzio, le industrie di armi italiane possono stappare bottiglie di spumante. Già il Ministro della Guerra dichiara che bisogna rendere più efficienti i nostri mezzi d’assalto Lince. (Ricordate il famoso film di Rosi "Uomini contro" nel quale il famoso generale Leone lanciava gli uomini all’assalto, dotati di una corazza imperforabile?).



Caro Ministro, non esistono mezzi di guerra imperforabili. Se aumentate lo spessore delle corazze d’acciaio, i nemici aumentano la potenza delle mine. Con un solo risultato: i nostri giovani continuano a morire e le aziende produttrici di mezzi corazzati e di mine (noi italiani produciasmo entrambe) continuano a fare bilanci d’oro.

Vi è un solo modo per salvare la vita dei ragazzi della Folgore: NON mandarli in guerre inutili. Perchè i giovani della Svezia, della Norvegia, della Danimarca non vanno mai a portare la pace? Perchè i loro Governi non sono governi.

Commenti all'articolo

  • Di luigiduca (---.---.---.8) 20 luglio 2009 15:15

    Due piccole precisazioni pignolesche, che non vogliono togliere nulla all’articolo che condivido nella sostanza.

    MI risulta, ma dovrei verificare le fonti, che l’Italia non produca più mine (forse però si tratta delle sole mine antiuomo).

    I Paesei da te citati hanno mandato e mandano contingenti di peacekeeping in giro per il mondo: certamente non nelle quantità nostre, ma ne mandano. La questione credo che stia principalmente nei termini e negli obiettivi che Paesi seri si danno quando decidono di rischiare la pelle dei propri cittadini.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.241) 20 luglio 2009 18:06

    Sono sempre stato contrario alla guerra e non ho mai amato ,neppure da piccolo, i film di guerra o ancora meno i fumetti (ricordate guerra d’eroi?).Sulla bandiera da esporre sono d’accordo che andrebbe esposta, portata in giro al pari delle magliette con scritte o frasi sulla pace o contro la guerra,così come andrebbe ricordato nelle scatole dei biscotti o nelle buste del pane.Non so i tizi che ci sono adesso al governo se e di cosa accuserebbero chi mostrasse ,con insistenza e in ognidove questi simboli, chi lanciasse simili messaggi. Non che quelli di prima fossero migliori, del resto abbiamo contribuito, proprio per citare i paesi vicini come dicevi tu, a bombardare la ex Yugoslavia.Se oltre a dire no a certe cose ,si dicesse anche no a chi è al contrario portavoce di guerre e distruzioni, sarebbe un buon segno.

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