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Avvistamenti di rinoceronte napoletano

Alcuni dicono che è la crisi rifiuti, all'origine di questa nuova specie. Altri sostengono si tratti di una nuova tribù periferica, inselvatichita a dovere. Questo curioso Rinoceronte napoletano, però, sembra a suo agio nella città dei crolli.

Vabbè che è una giungla, la metropoli, ma il pachiderma, variamente battezzato Napoceronte e Partenorino, mostra una confidenza con la segnaletica stradale, come si vede nella seconda immagine, più marcata rispetto ai suoi nuovi concittadini. Specie quella zebrata, ma questa è un'altra storia.

Come si vede scorrendo le strane foto ritrovate su alcuni Facebook locali, con lo sfondo del Castel dell'ovo il Rinoceronte Napoletano rivela una certa vocazione alla tecnologia, a dispetto dell'origine boschiva. E, nella cornice di Piazza del Plebiscito, mostra un personale di tutto rispetto che fa pensare, più che altro, ad un esemplare femmina. Misteri della clonazione, arcani dell'eugenetica, effetti delle radiazioni. Chissà. Le reazioni dei passanti sono passate, di fronte allo strano incrocio metà rinoceronte metà gran bella donna, dallo sgomento alla riproduzione. Nel senso delle immagini, non pensate a male.

La caccia a Napoceronte continua: nuovi avvistamenti sono già stati segnalati. E i comitati animalisti sono allertati per proteggere questa nuova specie tutta napoletana.

Il quartiere di Bagnoli, che da anni ha come sfondo un rinoceronte in pietra formato dalla roccia sotto il Parco virgiliano, già ne vorrebbe fare una mascotte. Per tornare alla carica dopo anni di progetti mai varati.

Il Rinoceronte al Plebiscito

Il Rinoeronte sulle strisce

Il Rinoceronte tecnologico

Coroglio e il rionoceronte formato pietra

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