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Augusto Minzolini abbandonato da tutti: ecco perchè un giornalista deve essere uno "spirito libero"...

E adesso ? Che cosa ci ha guadagnato il Direttore del TG1 Augusto Minzolini ad essere “asservito” al potere politico, a tal punto da essere ora abbandonato da tutti proprio nel momento più difficile della sua carriera professionale? Proprio adesso che è stato rinviato a giudizio per peculato, per le spese sostenute con la carta di credito aziendale della Rai? Azienda che, tra le altre cose, si costituirà parte civile nel processo che avrà inizio a Roma l’8 marzo...

Niente, non ci ha guadagnato proprio niente, soltanto rogne. Diciamo questo perché è sempre giusto che un giornalista sia uno “spirito libero”, sia una persona che deve guardare il potere con distacco, altrimenti non sarà mai un grande giornalista. Evidentemente, Minzolini pur di appropriarsi della poltrona di Direttore del principale telegiornale italiano, è sceso a “patti con il mondo della politica”, concepito nelle sue più alte sfere.

Intendiamoci, essere distaccato dalla politica, per un giornalista, non significa che non deve avere delle idee, delle opinioni, non significa che non debba possedere tessere di partito. Significa, invece, soltanto che non deve farsi orientare dalla politica nelle scelte, nei metodi di come dover fare informazione. Sarebbe la stessa cosa nel caso mio: se da me venisse un esponente politico della sinistra a dirmi: “Oggi devi scrivere questo !”, ebbene, io lo manderei elegantemente “a quel paese…”. Io non scrivo a favore della sinistra perché l’ordine mi viene dalla politica, io scrivo a favore della sinistra solo perché lo sento nel mio cuore.

Ma questo Augusto Minzolini non ha saputo farlo, forse non ne ha avuto il coraggio, eseguendo invece qualsiasi ordine provenisse da Palazzo Chigi e dagli ambienti vicini all’ex Premier Silvio Berlusconi. Minzolini non sentiva nel profondo del suo cuore di fare informazione a favore del PDL, ma erano invece proprio il PDL e l’ex Governo Berlusconi che costruivano la scaletta informativa del TG1. E il direttore eseguiva puntualmente gli ordini, magari per motivi di convenienza. E questo non è uno scandalo che sto tirando fuori io, poiché potrei portare come “elemento di prova” le migliaia di copie di giornali che hanno parlato di questo argomento fin da quando hanno cominciato a crollare gli ascolti del TG1. Che poi il TG1 rimanga un telegiornale autorevole, su questo mi sono già ampiamente espresso da queste stesse colonne in un dettagliato articolo. Minzolini adesso è solo, al centro del mondo, abbandonato da quegli stessi “amici” che gli avevano fatto credere di essere nel “paradiso terrestre”. Ma quel “paradiso”, adesso, per Augusto Minzolini è diventato proprio un inferno. Ma ne uscirà, da questo inferno.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.253) 9 dicembre 2011 11:09

    Pennisi ,il TG1 di Minzolini telegiornale "autorevole "? .Ma autorevole per chi? Tanto autorevole che sta scivolando nello share come i gamberi ed è addirittura dietro il TG3 ,ossia la cenerentola RAI .
    Cosa ci ha guadagnato Minzolini ? Ci ha guadagnato il posto di direttore di RAI 1 . Da oscuro e sconosciuto "giornalista" ,leccata dopo leccata nella fornace sforna bischeri di Porta a Porta , è arrivato allo scranno di direttore di quella che era (ormai grazie a Dio non è più)l’ammiraglia RAI .

    " Minzolini non sentiva nel profondo del suo cuore ...... " ,ma ci stai prendendo in giro ?
    Un ruffiano tale è e tale rimane ,se sei abituato a stare a 90 gradi non puoi drizzare la schiena di punto in bianco .Devi eseguire "sic et simpliciter".

    Francamente delle sorti di Augusto Minzolini non me ne può fregare di meno ,spero che il primo governo politico non guidato da Silvio Berlusconi o da un suo clone lo cacci a pedate nel sedere . Fossi io gli chiederei anche i danni d’immagine , e come cittadino che paga il canone RAI avrei anche un dovere civico di farlo, ma nel paese dell’ingiustizia imperante ci rimetterei solo soldi e salute.

    Ma roba da matti !

  • Di Sandro kensan (---.---.---.33) 9 dicembre 2011 12:51
    Sandro kensan

    Allora non ho letto il lungo articolo perché temevo fosse di un certo tipo che avevo in mente ovvero quei piagnistei perché un potente rimane senza poltrona: poverino...

    Ho però letto il commento di Paolo e mi pare che la sua conclusione «Ma roba da matti !» riassuma l’articolo (che non ho letto).

    Volevo però dire la mia tramite questo commento ovvero che Minzolini il suo dovere l’ha fatto: ha semplicemente distrutto la reputazione dell’ammiraglia della RAI e ha danneggiato la reputazione del servizio pubblico. Questo sarà molto difficile da recuperare e chi se ne avvantaggerà saranno i concorrenti ovvero il concorrente, Mediaset di Silvio Berlusconi.

    Minzolini il suo dovere l’ha fatto e bene. Sarà ripagato molto bene per la sua fedeltà, ne sono convinto.

  • Di Toscana (---.---.---.62) 9 dicembre 2011 22:15

    Chi ha sbagliato deve pagare ma molto più caro di quello che succede
    Ciao dalla Toscana

  • Di (---.---.---.36) 10 dicembre 2011 19:22

    non vi preocupate per il "povero" minzolini il suo padrone mal che vada una buona cuccia glie la trova. per esempio togliendola all’ex fido fede che gli ha morsicato la mano mentre cercava d’azzannare l’osso di lele mora.

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